Peggiora la previsione di marea per questa mattina e a Venezia torna la paura. Il Comune fa sapere che, in seguito a rinforzi di Scirocco lungo l’Adriatico, è prevista una punta massima di marea di 160 cm. La sirena è suonata quattro volte stamattina, è il segnale di massimo allarme.
Marea sopra i 154 cm a Punta della Salute alle 11.20 e ora, rileva l’Ufficio Meteo del Comune di Venezia, sta scendendo lentamente.
Alto il valore anche a Burano dove la marea ha raggiunto i 149 centimetri e a Chioggia con 146. L’area centrale della città è semideserta, allagata per il 70%.

A causa dell’acqua alta, chiuso il Palazzo Ducale e la Basilica di San Marco.
È stato riaperto – dopo l’allarme per l’alta marea di questa mattina – il transito in piazza San Marco. Gli operatori gruppo Veritas al lavoro per riposizionare le passerelle”.

A seguito della diminuzione del livello di marea sotto i 140 cm, il servizio di navigazione AVM/Actv riprende gradualmente i collegamenti previsti con condizioni di marea +95.

Il Comune: “Attenti a messaggi allarmistici” – L’Amministrazione comunale di Venezia mette in guardia da messaggi diventati virali sui social network su presunte previsioni allarmistiche di picchi di marea per le prossime ore. “Si tratta di contenuti completamente privi di fondamento – avverte una nota del Comune – e si invita la cittadinanza a informarsi solo attraverso canali ufficiali”. “L’Amministrazione monitorerà l’esistenza di eventuali messaggi fake – conclude la nota – valutando anche la possibilità di procedere con denunce all’Autorità giudiziaria per procurato allarme”.

Venezia, settimana da record: mai maree così dal 1872 – Le maree eccezionali di questi giorni a Venezia (martedì 187 cm, mercoledì 144, oggi 154 cm) hanno battuto diversi record: mai infatti, dal 1872, si erano presentati due eventi di acqua alta superiori ai 150 centimetri nello stesso anno, men che meno nella stessa settimana. Lo segnala il centro previsioni maree del Comune. Allo stesso modo, mai dal 1872 Venezia aveva visto 3 eventi mareali superiori a 140 cm nello stesso anno, ancor di più nella stessa settimana.

Manovra, emendamento Pd: 200 milioni nel biennio per Venezia – “Stanziare 100 milioni di euro per il 2020 e 100 per il 2021 per gli interventi emergenziali per il recupero e la messa in sicurezza del patrimonio immobiliare pubblico e privato, del patrimonio artistico, architettonico, culturale, ambientale ed economico danneggiato”.
È quanto si legge in un emendamento del Pd alla manovra presentato dal senatore Andrea Ferrazzi, capogruppo del Pd nella commissione Ambiente, depositato insieme a Vincenzo D’Arienzo.

Danni vaporetti e pontili, stima 15-20 milioni – Cinque vaporetti irrimediabilmente danneggiati, 6 approdi semi-distrutti ed altre ‘ferite’ inferte dalla mareggiata di martedì ai pontili galleggianti del servizio di navigazione. È un conto approssimativo che si aggira sui 15-20 milioni di euro quello dei danni patiti dall’Actv, la società di trasporto pubblico di Venezia. “Solo per i vaporetti, completamente da rifare – dice Giovanni Seno, direttore generale del gruppo Avm – siamo su una stima di 5 milioni. Rifare interamente un approdo poi, può voler dire dai 4 ai 6 mesi di lavoro”.

Officina San Trovaso perde assi delle gondole Preziosissime tavole di olmo, ciliegio, tiglio, mogano, larice, strappate dalla furia dell’acqua e del vento e finite in canale, sulle fondamenta e persino sui ponti. E’ quanto è accaduto la notte della ‘grande acqua’ del 12 novembre scorso allo Squero di San Trovaso, la storica “officina delle gondole” nel sestiere di Dorsoduro. Per cercare di recuperare almeno una parte del prezioso legname è partito un appello via social con la richiesta di segnalarne la presenza agli ‘squerarioli’. E qualcuna è stata ritrovata.

Brugnaro commissario per l’emergenza In città per valutare la situazione anche il ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà.

A spiegargli l’emergenza il sindaco Luigi Brugnaro. Il primo cittadino è stato “nominato commissario per l’emergenza e con lui ho fatto un sopralluogo a #Venezia – scrive con un tweet il ministro per i Rapporti con il Parlamento – La situazione è complessa ma lo Stato c’è e il Governo è pronto a fare tutto ciò che è necessario per proteggere questa preziosa e fragile città.

Brugnaro: “Questo è il risultato di chi dice sempre no a tutto” Il primo cittadino – questa mattina nel corso di una intervista – “ha detto: Venti centimetri in più hanno fatto la differenza, hanno distrutto Venezia” Ed ha aggiunto: “Abbiamo allungato il brodo per vent’anni, adesso basta. Questo è il risultato di chi dice sempre no a tutto. Speriamo che San Marco ci protegga. Ne abbiamo già viste tante altre volte, ma ora è diverso”, afferma. Il sindaco poi ricordando che oggi sarà “un’altra giornata di allerta”, invita i cittadini: ” a evitare spostamenti e a tenervi aggiornati sul livello dell’acqua con il ICPSM Venezia”.

Di Maio: inopportuno Zaia a Bologna “Certo non è stato bello vedere il governatore del Veneto andare a un comizio elettorale della Lega e dire ‘sarei arrivato a Bologna anche a nuoto’. È inopportuno farlo mentre la città di Venezia è sotto l’acqua e i cittadini sono in difficoltà. Non è bello”. Lo dice in diretta Facebook Luigi Di Maio.

Franceschini a Venezia: serve impegno straordinario “Sono qui per cose operative, non per fare passerelle. Bisogna capire i danni enormi al patrimonio culturale, di persona si capisce il reale disastro. Serve un impegno enorme dello Stato e di tutta la comunità italiana a sostegno di Venezia, non solo perché è un simbolo ma perché qui è danneggiata la vita di migliaia di persone e di imprese. È un impegno che è partito ieri con le prime misure per l’emergenza, ma deve proseguire in modo strutturale nel tempo”. Poi: “La cripta di San Marco è stata nuovamente invasa dall’acqua: si sta facendo il censimento dei danni, per fortuna non sono irreparabili ma ci sono. Ci sarà bisogno di interventi strutturali per tutta la chiesa”. E ha annunciato che da oggi pomeriggio sarà attivo in numero di sms solidale “in modo che chi vuole dare un segnale per Venezia, patrimonio dell’Italia e dell’umanità, può farlo”.
Franceschini ha incontrato il sindaco Brugnaro, il prefetto Zappalorto e il Soprintendente Carpiani per fare il punto della situazione sulla città e sugli aiuti. Franceschini ha poi twittato un video girato all’interno della Basilica di San Marco. “Non credo servano parole per far capire cosa sta succedendo a Venezia” ha scritto.

Fioramonti: “Attivo pool per monitorare scuole” “La situazione dell’acqua alta a Venezia continua a destare preoccupazioni, ho attivato un pool operativo composto dai tecnici del ministero in coordinamento con la Protezione civile, l’ufficio scolastico regionale e gli enti locali per monitorare e prestare aiuto agli istituti scolastici in difficoltà”. Lo scrive su Twitter il ministro dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti.

Zaia: Sbloccare fondi Ue, lo chiederemo ma non basta “L’accesso al fondo di solidarietà europeo lo si fa, l’ho già fatto nel 2010 con l’alluvione che ha interessato 235 comuni e 10.040 tra famiglie e imprese, l’ho fatto l’anno scorso con Vaia e i 100.000 ettari di boschi abbattuti al suolo”. Adesso “faremo la pratica non ho dubbi che l’Europa dovrà riconoscere. Però l’Europa ti da 30, 40, 50, 60, 70 milioni di euro, ma qui servono decine di centinaia di milioni”.

Salvini a Venezia con Zaia per incontrare i cittadini: “Ora a Venezia con Luca Zaia per incontrare cittadini e commercianti, in contatto e al lavoro anche per tutte le altre città italiane colpite dal maltempo”. Lo scrive su facebook Matteo Salvini.

Sala: “Alla Scala spettacolo straordinario per la Fenice” “Milano a sostegno di Venezia: venerdiì 29 novembre il Teatro alla Scala alzerà il sipario per una rappresentazione straordinaria del trittico di balletto con il Boléro di Ravel e i fondi raccolti saranno destinati al Teatro La Fenice che ha subito pesanti danni per l’acqua alta e ha momentaneamente sospeso le attività”. Lo scrive sulla propria pagina Facebook il sindaco di Milano Giuseppe Sala, spiegando di aver concordato questa iniziativa “con il sovrintendente Alexander Pereira, su proposta dei sindacati dei lavoratori della Scala. Un’iniziativa che mi rende orgoglioso – aggiunge Sala -, una testimonianza concreta di solidarietà alla città. Milano è sempre stata vicina ai Comuni in difficoltà e lo fa ancora una volta con un atto concreto e tangibile”.

Il sindaco di Chioggia: mi hanno negato uso del Mose. Il sindaco di Chioggia, Alessandro Ferro, ha detto di aver “chiesto che venisse utilizzato il Mose alla vigilia dell’acqua alta eccezionale di martedì notte ma i Commissari hanno detto no”. Ferro riferisce che la giustificazione dei Commissari del Consorzio Venezia Nuova è stata che “il Mose non è stato collaudato, quindi non può essere utilizzato”. Peraltro i Commissari avevano previsto dei test il 21 e il 24 ottobre, poi annullati per alcune vibrazioni sospette riscontrate nelle tubature. Mose, verifiche a staffe tubi aria per ‘vibrazioni’ Potrebbero riguardare le staffe che reggono i tubi per l’aria compressa le ‘vibrazioni’ che hanno indotto a rinviare il test di sollevamento del Mose alla bocca di porto di Malamocco, a fine ottobre. Su questi elementi – si è appreso al Consorzio Venezia Nuova – sono in corso le verifiche dei tecnici, estese anche alle altre bocche di porto. Ieri sono stati effettuati test a due dighe alla bocca di Chioggia anche in questo senso.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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