Nonostante sia la regione più piccola della nostra bellissima Italia, la Valle d’Aosta è una terra che offre ai turisti moltissimi diversi e interessanti motivi per essere visitata, gratificandone certamente la scelta. Il suo fiore all’occhiello sono le alte montagne, ne vanta addirittura ben sei di altezza superiore ai 4.000 metri: il Dente del Gigante, il Grandes Jorasses, il Cervino, il Monte Rosa, il Monte Bianco e il Gran Paradiso con annesso Parco Nazionale.

Gli amanti della natura saranno gratificati dall’importante presenza di ghiacciai, oltre 300, e di fiumi tra cui la Dora Baltea. La Valle d’Aosta si offre generosamente anche agli appassionati di storia, arte e cultura, grazie alle antiche tracce romane, ai numerosi borghi e castelli, ai musei e alle chiese, oltre ad alcune tra le più interessanti aree megalitiche d’Europa tra cui quella di Saint Martin de Corléans che nei suoi 10.000 metri quadrati ospita reperti che vanno dal 3000 al 1100 AC.

L’impronta romana è particolarmente evidente nella città di Aosta, fondata nel 25 AC dall’imperatore Augusto da cui prende il nome; tuttora la città conserva l’architettura urbanistica originale, una griglia rettangolare di strade perpendicolari racchiuse da mura. Al loro interno si trova il Teatro Romano edificato nel primo secolo DC con ampie scalinate ad emiciclo per gli spettatori, la Porta Pretoria, l’Arco di Augusto e Sant’Orso, il più grande complesso sacro monumentale medievale dell’arco alpino occidentale. Vicinissima al centro della città si trova l’antica Via delle Gallie che un tempo, attraversando tutta la regione, permetteva il commercio coi Paesi d’Oltralpe.

Per gli amanti dei castelli la scelta è davvero ampia: il Castello di Saint Pierre, più volte modificato negli anni nello stile e nella struttura a seconda della famiglia che lo possedeva; il Castello di Fénis, testimonianza dell’architettura militare e civile del Trecento; Castel Savoia e Gressoney Saint Jean, con le caratteristiche torri e decorazioni neobarocche progettate dall’architetto Stramucci (lo stesso che ha curato la progettazione del Palazzo Reale di Torino e del Quirinale a Roma, lasciando il suo inconfondibile segno); il Castello di Ussel, di epoca medievale e anticamente usato come prigione; infine il Forte di Bard, edificato a difesa della regione dall’avanzata nemica, che negli ultimi anni è diventato polo culturale delle Alpi Occidentali.

Il legame di questa meravigliosa e ricca terra con la sua storia si riflette anche nell’artigianato e nella tradizione manifatturiera che, tra gli oggetti tipici, propone la Coppa dell’Amicizia, una specie di scodella di legno intagliata a più beccucci per bere in compagnia il tipico caffè alla valdostana, e la Grolla. Passeggiando per mercatini e vialetti è frequente imbattersi in botteghe e bancarelle che propongono ceste intrecciate con rami di salice e noce, scarpe e calzari di cuoio, pantofole colorate, e vari oggetti in legno intagliati e intarsiati con amore, cura, dedizione e precisione.

Anche gli amanti della buona cucina troveranno in questa terra soddisfazione certa: molto rinomati sono i salumi locali, in modo particolare la moccetta; prodotti dop sono il prosciutto crudo di Bosses e il lardo di Arnad; tra le carni vanno alla grande il camoscio e le salsicce, cucinate in modo diverso a seconda della zona e delle tradizioni locali; tra i formaggi i più rinomati sono sicuramente la fontina, il Fromadzo valdostano, il Savignon e il Bleu d’Aoste da gustare insieme al miele millefiori, prodotto tra le alte montagne, e il pane nero a base di segale e avena. Infine per allietare la compagnia e brindare a tutte le sue bellezze e bontà questa meravigliosa terra propone il bianco De Morgex et de La Salle, il rosso Chambave, e il famosissimo Genepy, liquore a base di erbe prodotto anche in modo casalingo.

Per chi infine ama scoprire le peculiarità di ogni regione, quelle caratteristiche che la rendono unica ed irripetibile, ecco infine alcune tra le curiosità della Valle d’Aosta:
– la lingua francese è la lingua co-ufficiale della regione;
– è la regione con meno comuni, meno abitanti e con la minor densità di popolazione d’Itala;
– diede i natali a Marcel Bich, l’inventore della famosissima penna Bic;
– Aosta è la città più fredda d’Italia con una temperatura media annuale di 3,6 gradi.

A cura di Sara Patron – Foto Viaggiare

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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