Che Valentino Rossi sia un simbolo, c’è poco da discutere, ma c’è poco o nulla da discutere anche del fatto che gli anni passano per tutti e che sulla carta del “Dottore” l’età dica 42.

Nove titoli mondiali, centoquindici GP vinti, duecentotrentacinque podi, sono storia, come si dice dalle sue parti …. fatti, non pugnette …. così come è un fatto che la sua ultima salita sul gradino più alto del podio sia del 2017 ….

Amato, e tanto, Valentino lo è di sicuro, così come di sicuro c’è chi non lo sopporta, sia qualcuno degli avversari battuti, qualcun altro con cui ha avuto da dire o chi …. è solamente invidioso e non manca occasione per sottolinearne le sconfitte, sbeffeggiarlo perché non è più il primo!
In molti, negli ultimi anni, gli hanno consigliato di smettere, di non appannare la sua figura di campione vincente con stagioni deludenti che, volente o nolente, andranno negli annali come una sorta di decadenza quasi voluta da lui stesso.

Figurarsi dunque se dopo il Qatar, il GP inaugurale della stagione 2021, non c’era chi tornava alla carica dopo un dodicesimo posto alquanto deludente, in special modo dopo essere partito dalla quarta casella della griglia d’avvio; vero che il giro secco è una cosa e tutt’altro è la gara, ma effettivamente ci si attendeva un Rossi decisamente più avanti nella classifica finale.

Davvero Valentino ha perso lo smalto? Davvero non ha più il coraggio dei tempi belli, o quello che mettono in pista giovani di cui potrebbe essere lo zio? E se invece fosse la moto ad avere ancora qualcosa che non va, comprese quelle gomme che ormai incidono in maniera eclatante sui risultati della Moto GP?

Valentino ha affermato di dover modificare la sua guida, dato che “usura” troppo la gomma posteriore e questo, nello sviluppo della gara pesa parecchio, ma anche il suo Team qualcosa dovrà fare, dato che se Vale non ha brillato sul circuito di Losail, il suo compagno, il Vice Campione del Mondo, Franco Morbidelli, ha fatto pure peggio, finendo diciottesimo, a quasi 24″ da Vinales, primo al traguardo ed a 13″ abbondanti dallo stesso Valentino.

Vale a fine stagione dovrà decidere cosa fare “da grande”, ammesso voglia prendere una decisione che pare ovvia ma solo per gli altri, perché evidentemente lui di smettere non ha voglia, o forse non è ancora pronto per fare altro, magari sempre in pista, ma nel box e non più a girare su di un bolide da trecento ed oltre all’ora.

Certo di campane ne sentiremo ancora tante, alcune che suonano stonate, altre magari non intonatissime ma però “lucide” nella disamina dei fatti, altre ancora portate a credere che prima o poi il gradino più alto del podio sarà ancora suo …. tutto legittimo e pure tutto vero, basta che a parlare sia il cervello e non la pancia, o peggio ancora l’astio, pur se, come dice il proverbio …. tanti nemici, tanto onore …. ma Valentino Rossi per avere l’onore non ha bisogno dei nemici!

Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto Marco Iorio

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui