Non un semplice itinerario ma un wine-tour in uno dei più importanti territori di produzione del vino per vivere e degustare le eccellenze piacentine della Val d’Arda. 

La Val d’Arda si trova nella parte orientale del territorio piacentino e si estende dal confine parmense alla pianura padana. Il territorio comprende ben otto valli minori, di grande interesse naturalistico e storico, dall’alta Val d’Arda fino al Po.

Prima tappa – Castell’Arquato, la piazza monumentale e i vigneti Castell’Arquato

Percorrendo strade rurali che si snodano tra le colline e proseguono verso i monti dell’Appennino, ecco emergere dal verde il profilo di torri, campanili, merli: è Castell’Arquato, incantevole borgo medievale, oggi riconosciuto come uno Borghi più Belli d’Italia.

Dopo la visita alla sua imponente Rocca Viscontea, è d’obbligo una tappa per un pranzo o una degustazione a base delle tre DOP locali: coppa, salame, pancetta, accompagnate da uno celebri vini locali, come il Monterosso Val d’Arda, perfetto abbinamento ai salumi tipici. 

Nel pomeriggio un trekking enologico permette di scoprire più da vicino la produzione di questi vini tipici: una passeggiata tra i vigneti che circondano il borgo, fino ad un’azienda vitivinicola, dove si conclude con una visita-degustazione alla cantina e alla sua produzione.

Seconda tappa – Il Castello di San Pietro in Cerro e la bassa padana fino al Grande Fiume San Pietro in Cerro

Il secondo giorno ci dirigiamo verso il Castello di San Pietro in Cerro, per attraversare la bassa padana fino al Grande Fiume.
La struttura racchiude circa trenta sale riccamente arredate, due saloni d’onore, le cucine e le prigioni. Nel sottotetto trova spazio il MIM (Museum in motion), una collezione di 1500 opere di arte contemporanea esposte a rotazione.
Nei sotterranei è possibile ammirare la mostra Cina Millenaria – I Guerrieri di Xi’an.

Dopo la visita al Castello, proseguiamo con una tappa al Parco di Isola Giarola, un’area naturale modellata dal corso del fiume Po e in parte modificata dall’uomo con un lago situato sulla riva destra del Fiume, nell’area golenale delimitata dai torrenti Arda, Ongina e dal Cavo Fontana.

Partendo da Isola Giarola è possibile effettuare diversi itinerari in bicicletta (in loco si trova anche un noleggio bici), tra cui: la visita del Parco ed il giro del lago; l’itinerario tra i ciliegi in fiore a Villanova e nella vicina frazione di Soarza (consigliato soprattutto nel periodo primaverile); l’itinerario attraverso le Terre Verdiane (Villa Verdi, nella vicina frazione di Sant’Agata di Villanova) e verso i percorsi enogastronomici del culatello (Zibello e Polesine). A richiesta è anche possibile trasportare la bicicletta direttamente sull’imbarcazione.

Come tappa gastronomica consigliamo un pranzo o una cena a base di pesce di fiume a Isola Serafini, nelle vicinanze di Monticelli d’Ongina. Assolutamente da provare l’anguilla marinata abbinata all’Ortrugo Spumante della Val d’Arda.

Terza tappa – Vigoleno e il suo VinsantoVigoleno

Il terzo giorno concludiamo l’itinerario a Vigolo Marchese, sulla sponda del Torrente Chiavenna, a 6 km da Castell’Arquato.
Il borgo conserva una basilica romanica con il Monastero di San Giovanni Battista del 1008 e le rovine di La Pusterla, una villa romana oggi adibita a enoteca.
Poco distante, il Castello di Vigoleno e visita  al Mastio e alla Chiesa romanica di San Giorgio.

Vigoleno è un borgo medievale che sorge su uno sperone roccioso affacciato sulla Val Stirone, nel comune di Vernasca. Si tratta di un piccolo centro di probabile origine alto-medievale, dove si avvicendarono in epoca più tarda le famiglie degli Scotti e dei Pallavicino.

Il borgo è famoso anche per la produzione del Vin Santo, un particolare vino stagionato per 6/7 anni. Quindi, per concludere in dolcezza il nostro wine-tour, consigliamo di far visita ad una azienda vitivinicola produttrice per scoprire come viene prodotto e assaporalo in tutta la sua particolarità.

Fino al 25 settembre va in scena il Valtidone Wine Fest. Il vino, protagonista dei colli dell’ultima valle emiliana, incastonata tra Liguria, Lombardia e Piemonte diventa motivo di incontro, festa e giovialità.

A cura di EmiliaRomagnaeventi – Foto Repertorio

 

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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