Il funzionamento e l’efficacia dei piani vaccinali di ogni singola Regione sono sotto la lente d’ingrandimento dell’ufficio commissariale per l’emergenza Covid. Dopo le difficoltà registrate nella campagna, legate in parte alla carenza di dosi e in parte all’organizzazione delle somministrazioni, il commissario Figliuolo, si apprende, è pronto a intervenire, quando chiesto dalle amministrazioni territoriali, per superare le criticità che, si evidenzia dallo stesso ufficio, cambiano profondamente da un’area all’altra del Paese.

Di settimana in settimana, si farà il conto delle dosi ricevute e somministrate e, dove le difficoltà richiedano un cambiamento, si interverrà sulla logistica, modificando la disposizione dei punti vaccinali, aggiungendone di nuovi e dando la possibilità di ampliare la platea dei somministratori.

Per quanto riguarda le prenotazioni, il sistema di Poste, che già funziona in 5 Regioni vedrà presto crescere il suo utilizzo. “Popolazione carceri tra priorità” La popolazione carceraria è tra le categorie prioritarie previste dal piano vaccinale. Lo precisano fonti della struttura del Commissario per l’emergenza Covid dopo alcune notizie in cui si evidenziano possibili criticità nelle procedure di vaccinazione nelle carceri.

“A chiarimento di erronee interpretazioni – sottolineano le fonti – si precisa che l’attuale piano di vaccinazione contempla e prevede la vaccinazione della popolazione carceraria, la quale rientra nelle categorie prioritarie previste dal Ministero della Salute”.

A cura di Silvia Camerini – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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