In vista della scadenza del 10 marzo, quando bisognerà presentare a scuola la certificazione che attesta l’avvenuta immunizzazione, stanno aumentando i bimbi vaccinati. Resta però l’incognita legata a 40mila piccoli: si tratta di una quota stimata di bambini che potrebbero risultare non vaccinati, per scelta dei genitori o anche per motivi legati alla salute.
Lo ha affermato Carlo Signorelli, responsabile della Società italiana di igiene.

Per loro la legge prevede l’immediato stop alla frequenza nelle scuole d’infanzia, cioè i nidi e le materne.

Intanto però i centri vaccinali “sono in crisi, sovraffollati e sotto organico”, spiega ancora Signorelli. Una situazione, spiega, dovuta a tre concomitanze. “Le strutture sono in tilt perché si sovrappongono tre scadenze – dichiara -: le nuove vaccinazioni consigliate previste dall’ultimo piano, la legge sull’obbligo vaccinale a scuola e i recuperi dei bimbi non ancora immunizzati. I centri sono sotto pressione e spesso manca personale”.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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