“Ogni diritto per ogni bambino – La Convenzione sui Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza a un punto di svolta”, da quando la stessa Convenzione è stata adottata 30 anni fa, sono stati raggiunti storici traguardi per tutti bambini del mondo, ma ancora molti tra i bambini più poveri devono sentirne gli impatti. Sui progressi nei diritti dei bambini degli ultimi 30 anni, il rapporto rileva che: i tassi globali di mortalità dei bambini sotto i 5 anni sono diminuiti di circa il 60%.

Il numero di bambini in età da scuola primaria che non vanno a scuola è diminuito dal 18 all’8%. I principi guida della Convenzione: non discriminazione, superiore interesse dei bambini, diritto alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo, il diritto alla protezione – hanno influenzato numerose costituzioni, leggi, politiche e pratiche a livello globale. 1 bambino su 4 vive in Paesi colpiti da conflitti Tuttavia questi progressi non sono stati realizzati ugualmente nel mondo.

A livello globale, più di 1 bambino su 4 vive in paesi colpiti da conflitti o disastri naturali. Il numero di gravi violazioni verificate contro i bambini durante i conflitti si è quasi triplicato dal 2010; quasi 20 milioni di bambini sono a rischio di contrarre malattie prevenibili con i vaccini; si stima che per il 2040, in tutto il mondo, una persona su 4 sotto i 18 anni (circa 600 milioni) vivrà in aree soggette a stress idrico molto elevato; solo nel 2018, sono morti ogni giorno mediamente 15.000 bambini sotto i 5 anni, principalmente a causa di malattie curabili o per altre cause prevedibili; nel 2018 sono stati registrati circa 350.000 casi di morbillo, più del doppio rispetto al 2017.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui