La Germania è campione d’Europa per la seconda volta.
I ragazzi di Kuntz superano 1-0 anche se con affanno la Spagna nella finale di Cracovia col gol di Weiser nel finale del primo tempo.
La Spagna brilla solo nella ripresa e quella squadra che aveva travolto gli azzurrini in semifinale è una lontana parente di quella vista contro i tedeschi.
E all’Italia, che ha chiuso terza con l’Inghilterra questa edizione, resta la piccola consolazione di aver battuto la Germania (1-0) nella partita del girone.

I tedeschi puntano a non far crescere il ritmo agli iberici e, nel primo tempo, sono praticamente padroni del campo con un buon possesso palla.
Al 7′ Meyer di testa dal limite dell’area centra il palo su lancio di Gerhardt. Dall’altra parte, la girata di testa di Bellerin sfila a lato sotto gli occhi del preoccupato Pollersbeck.

Gnabry sale in cattedra. – Il 21enne neoacquisto del Bayern controlla un difficile pallone e scarica sull’esterno della rete. Poi, su azione d’angolo, ci prova due volte con Kepa che alla fine riesce a bloccare.

Al 40′ cambia il risultato: fuga sulla destra e cross di Toljan, girata di testa beffarda di Weiser che supera Kepa. Sarà il gol partita, l’unico per tutto l’arco dei novanta minuti e decreta la Germania campione d’Europa.

La ripresa si apre col cambio di ritmo della Spagna. La Germania soffre e si limita a controllare il vantaggio sbarrando ogni corsia agli avversar, ma il tutto dura meno di un quarto d’ora. Gran controllo di Saul e sinistro dal limite che Pollersbeck manda in corner: questa è la sintesi del buon momento dei ragazzi di Celades.
Ed è anche il confine prima della ripartenza tedesca.
Weiser ne semina tre sulla destra e tocca per Meyer che arriva a rimorchio, Vallejo si immola ed evita il gol. Lo stesso Meyer recupera sulla trequarti e lancia Gnabry, Kepa in uscita riesce a toccare con la punta del piede. Sempre Gnabry, lanciato da Gerhardt, allarga la mira. Nell’ultimo quarto d’ora la Spagna rialza la testa ma non è cinica negli ultimi sedici metri. Ottima inizitiva di Ceballos che ci prova dal limite, fuori di un nulla. Deulofeu si fa largo in area, Stark è una diga. Passano anche i quattro minuti di recuperosotto il totale controllo dei nuovi campioni d’Europa.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui