Dybala, Higuain, Aguero, Di Maria, Messi, Icardi e tanti altri nomi argentini fanno pensare ad una nazionale trita sassi che non lascia scampo a nessuno, dominando ogni singola partita.
E invece non è assolutamente così, anzi tutto l’opposto, perchè la massima del calcio che 11 fenomeni non fanno una squadra è in questo caso più evidente che mai.
Tutti questi giocatori giocano in attacco e alcuni sono lasciati a casa per scelta e necessità, come Higuain e Di Maria, assenti di lusso nella nazionale argentina nel deludentissimo pareggio con risultato a specchio sul Perù.
Uno zero a zero che rischia seriamente di interrompere il cammino di una nazionale, considerata da sempre una delle più forti al mondo ma che da un pò di tempo non riesce più a confermarsi a livelli altissimi.
Eppure è molto strano se si pensa che in questa squadra giocano i capocannonieri di vari campionati di club: Dybala è il re dei bomber in Italia con le sue 10 reti; ancor meglio Messi che ne ha segnate già 11, mentre Aguero e Icardi “sono fermi a quota 6”.
A questo punto il dubbio è che sia l’incapacità degli allenatori che hanno avuto il privilegio di allenare l’albiceleste.
Oppure semplicemente amalgamare in un collettivo di grandissima qualità giocatori così “anarchici” abituati ad essere i perni dei rispettivi club, in un collettivo di livello assoluto non deve essere proprio una passeggiata.
Manca una partita adesso ai sud americani, lo spareggio contro l’Ecuador, da vincere a tutti i costi per avere una minima speranza di qualificarsi ai playoff mondiali; sarebbe un vero peccato non vedere tanti campioni, giocarsi la coppa più affascinante in assoluto.
A cura di Giacomo Biondi