Cesena Basket 2005 vs Castel San Pietro 89-94 d.t.s. (15-17; 38-34; 57-53; 78-78) Montalti 5; Rossi 17; Montaguti 15; Santoro 7; Magnani, Oscar Pezzi 12; Ricci, Nocerino 19 (MVP); Ivan Pezzi 10; Foschi, Torroni, Sangiorgi 4. Allenatore Marco Vandelli vice Lucio Paganelli.
Finita la maratona per Cesena Basket, giocatori e allenatore possono tirare un sospiro di sollievo perché, dopo le cinque partite giocate in quattordici giorni, propinate da un calendario che non ha un senso logico, adesso l’unico e solo turno infrasettimanale sarà il 22 gennaio 2025. Apprezzabile il carattere dei cesenati, bravi a uscire dal tunnel dopo la debacle forlivese, pronti a risalire la china grazie al gioco di squadra nel quale ognuno diventa protagonista, sia in difesa sia in attacco. Una qualità non da poco che sta diventando il marchio di fabbrica dei ragazzi di coach Vandelli che nel dopo partita ha dichiarato: “Era obbligatorio cancellare la brutta prestazione di Forlì. Per trentasette minuti la squadra ha lottato e comandato l’incontro, purtroppo perso al supplementare per qualche, anzi diciamo per parecchie decisioni arbitrali che ci hanno innervosito oltremodo e soprattutto privato di tre pedine fondamentali nel concitato finale, nonostante un Nocerino a tratti dominante. Rammarico e delusione per i due punti lasciati per strada che erano già in mano nostra e sarebbero stati ampiamente meritati per ciò che abbiamo dimostrato in campo aperto. L’imperativo è non perdersi d’animo e in futuro mettere in pratica lo stesso spirito guerriero visto oggi”.
Purtroppo le belle parole e le buone intenzioni si scontrano con la dura realtà. Abbiamo assistito al tipico gioco del gatto col topo con percentuali al tiro alte in un botta e risposta, salvo qualche sporadica fuga, che hanno mantenuto le contendenti per tutta la regular season a stretto contatto di gomito. Poi, negli ultimi fatali cinque minuti dell’over time – senza tre cecchini fuori per cinque falli – è svanita la vittoria. Sono partite che comunque uniscono il gruppo e fanno capire che si può sempre fare di più per rimettere in piedi anche le partite storte. Di positivo c’è la voglia delle giovani giraffe di proseguire nel processo di crescita e per questo serve regolarità durante tutti i 40 e a volte 45 minuti di gioco. Partita divertente e gradevole, che Cesena ha combattuto contro un solido Castel San Pietro, chirurgico dalla lunetta. Un arbitraggio non del tutto “imparziale” (39 tiri liberi dei castellani contro i 26 dei cesenati) ha spostato negli ultimi minuti di gioco l’ago della bilancia a favore degli emiliani. Dopo di che, tutto il resto è noia e badate bene non ho detto gioia…
Il vice Direttore Ugo Vandelli – Foto Redazione