INTERNO MUSEO DEL DESIGN ITALIANO. 500 CINQUECENTO D'EPOCA, FIAT

Se vi è passato per la mente che nel titolo c’è un errore e ci vorrebbe un “per” anziché un “in”, visto l’appuntamento per l’assegnazione del Titolo Europeo tra Italia ed Inghilterra, spiacente ma avete sbagliato, perché è delle precedenti quindici edizioni che voglio parlare ….

Edizioni finali che hanno visto gli azzurri ed i “leoni” presenti in dieci occasioni, con una sola vittoria, quella conseguita dall’Italia nel lontano 1968, cinquantatre anni fa, quando si giocò la fase finale proprio nel nostro Paese, tra gli azzurri, la Jugoslavia, la stessa Inghilterra e l’Unione Sovietica; era la terza edizione del Campionato Europeo per Nazioni, nato nel 1960 e disputato in maniera sfalsata rispetto ai Mondiali, proprio per dare una continuità non solo di amichevoli alle Nazionali.

Che differenza da quell’edizioni all’oggi, quattro formazioni divenute ventiquattro, ed in quel tempo, in caso di pareggio dopo i supplementari, niente rigori ma la monetina (il sorteggio) per decidere le finaliste ed eventualmente la ripetizione della finale per decretare la vincitrice; incredibile rispetto all’oggi, ma reale, dato che Italia ed Unione Sovietica restarono sullo 0-0 anche al termine dei supplementari e fu proprio una fortunata monetina a decidere che fossero gli azzurri ad accedere alla finale.

Diversa invece la sorte dell’altra semifinale, con lo jugoslavo Dzajic che, all’ottantaseiesimo, gelò i Campioni del Mondo inglesi; a quei tempi entrambe le formazioni erano estremamente forti, con fuoriclasse di livello assoluto, magari “slegate” nel senso del collettivo e discontinue (la Jugoslavia), oppure con un gioco piuttosto ripetitivo e non tutti i reparti davvero all’altezza (l’Inghilterra).

Finale dunque tra Italia e Jugoslavia, l’8 giungo, con una partita di calci più che di calcio, il “solito” Dzajic a portare avanti gli slavi nel primo tempo e Domenghini a pareggiare a dieci minuti dalla fine; a nulla servirono i supplementari e la partita fu ripetuta il 10, con Riva ed Anastasi che servirono una bella doppietta nella prima mezz’ora ed il risultato che non cambiò, incoronando l’Italia Campione, con gli inglesi terzi grazie al 2-0 all’Unione Sovietica.

Da allora inglesi deludenti e semifinalisti solamente nel 1996, in casa, quando mancarono la finale a seguito della sconfitta contro la Germania, ai calci di rigore e proprio l’attuale CT, Southgate a sbagliare il penalty decisivo; furono poi i tedeschi a vincere battendo in filane la Repubblica Ceca, con una doppietta di un signore che ben conosciamo in Italia, Oliver Bierhoff; un cammino, quello inglese, identico anche nei Mondiali, ben diverso da ciò che, viceversa, hanno saputo fare i Club albionici, spesso ai vertici del calcio, europeo e mondiale.

Migliore certamente è risultato il cammino dell’Italia, a partire dal però deludente quarto posto del 1980, deludente perché si giocava in Italia, nell’edizione vinta dalla Germania Ovest; otto anni dopo, in Germania, l’Italia si ferma in semifinale, battuta (2-0) dall’Unione Sovietica, poi sconfitta dall’Olanda di Gullit e Van Basten.

Italia finalista nel 2000, nell’edizione ospitata da Belgio ed Olanda; Olanda che gli azzurri superarono in una semifinale finita ai rigori (3-1), con Toldo incoronato eroe nazionale!!! La finale invece fu quanto di più sportivamente crudele si può immaginare …. con i francesi vincitori al golden gol, una formula nata e morta in un batter d’occhio, com’era giusto fosse!!! …. 1-0 azzurro con Delvecchio, pareggio francese all’ultimo secondo del recupero (94′), con Wiltord ed infine Trezeguet, dopo 103 minuti a chiudere i giochi!

Passano dodici anni e l’Italia è nuovamente finalista, con la Spagna, nell’edizione divisa tra Polonia ed Ucraina; gli azzurri di Antonio Conte arrivano secondi nel girone, proprio dietro agli spagnoli, quindi vincono ai rigori (guarda il caso) contro gli inglesi (0-0, poi 4-2) ed in semifinale ci pensa Balotelli a far fuori con una doppietta la Germania (2-1).

La finale, beh, quella è un’odissea, dato che Silva, Alba, Torres e Mata, ci “matano” davvero, per un 4-0 che ha poca storia, dato che le Furie Rosse sono davvero furie ed a nostri non resta che …. inchinarsi.
Le vincenti delle quindici edizioni? Germania e Spagna con tre vittorie, Francia a quota due, e poi …. Russia, Italia, Repubblica Ceca, Portogallo, Grecia, Olanda, Danimarca e domani …. andremo a due, oppure …. Forza Italia!

Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto Ansa

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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