Nell’anticipo della quarta giornata di Serie A, seconda vittoria consecutiva in campionato per il Torino, la prima in trasferta. Al ‘Mapei Stadium’ di Reggio Emilia, la squadra di Juric piega il Sassuolo con un 1-0 firmato da Pjaca nel finale che sta addirittura stretto agli ospiti. Una sfida giocata sin da subito su ritmi altissimi, merito soprattutto dell’intensitĂ  messa in campo dal Torino.

I granata, telecomandati da Juric a bordocampo, rischiano grosso sul palo colpito al 7′ da Frattesi ma poi prendono in mano il pallino del gioco e dominano in lungo e in largo. Sono due i legni degli ospiti, prima con Brekalo e poi con Praet ma non solo: Sanabria, riferimento offensivo del Torino costretto ancora a fare a meno di Belotti, viene fermato in un paio di occasioni a pochi centimetri dalla rete, prima con Ferrari su un pallonetto poco ‘cattivo’ e poi da Maxime Lopez sul colpo di testa sugli sviluppi di un corner.

Consigli ci mette del suo sbarrando la strada a un Bremer in proiezione offensiva e le due squadre vanno al riposo a reti inviolate nonostante una scoppiettante prima frazione.

La ripresa è ancora di marca granata con il Torino che, dopo pochi minuti, sfiora nuovamente il vantaggio con Brekalo. Il Sassuolo fa fatica a uscire col palleggio in modo pulito, pochi i grattacapi creati a Milinkovic-Savic e a metĂ  del secondo tempo il Toro costruisce un’altra grande occasione da gol: Brekalo lancia in campo aperto Lukic, che decide di saltare Consigli ma si allarga troppo e manda sull’esterno della rete. Dionisi rivoluziona il fronte offensivo con Scamacca e Traorè, ma i cambi che funzionano sono quelli di Juric: i subentrati Ansaldi e Mandragora confezionano l’azione per Pjaca, che apre il piatto e piazza nell’angolo piĂą lontano per il meritato 1-0 all’83’. Nel finale tocca a Milinkovic-Savic evitare la beffa, con un guizzo felino sulla zuccata di Ferrari: dopo 5′ di recupero il Torino festeggia e va a quota 6, il Sassuolo resta a 4 punti.

A cura di Roberto D’Orazi – Foto Lapresse

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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