Non è certo un girone di ritorno esemplare degno del primato in classifica, quello che sta vivendo il Cesena. Anche sul campo del Gubbio al di là di una ripresa sul piano del gioco nel primo tempo, per tutta la ripresa invece di cercare il “colpo” del Ko nei confronti dei padroni di casa, continua ad essere un mistero agonistico la condizione della squadra che dimostra di avere poca simbiosi e tanto nervosismo in campo quanto in panchina.
Il gol di Bumbu alla mezz’ora aveva lenito le sofferenze delle partite precedenti ricostruendo una buona trama di gioco e la voglia di ricominciare a vincere fino alla fine dell’incontro odierno per alimentare il sorpasso nei confronti della Virtus Entella, perchè la Reggiana è su di un altro pianeta. E, a proposito della formazione di Diana, i romagnoli almeno per oggi dovranno tifare per gli emiliani per non perdere di vista i liguri che martedì sera scenderanno in Romagna; gara da dentro o fuori per quanto riguarda la seconda piazza. Non ci sarà Toscano che come un grappolo di vino rosso ha subito un “tralcio” dall’arbitro Ruben. E non sarà disponibile nemmeno Ferrante che non sa più qual’è la strada maestra per trovare il gol.
Alla fine il Cesena avrebbe meritato anche la vittoria per la generosità espressa, ma è mancata l’ispirazione che è diventata un confine invalicabile dopo il pandemonio nel finale di partita inscenato dagli umbri a tempo già scaduto, ma che in quegli ultimi sette secondi in più hanno concesso a Di Stefano di togliersi la maglia per il pareggio conseguito.
Peccato, martedì sera auspichiamo che il cavalluccio possa alzare i calici, nello stesso modo di quando dalla Liguria Cristoforo Colombo, partì per andare a scoprire l’America; e, pensare che in Romagna sono soggiunti gli americani per portare il Cesena sulla terra Beata! Non è detta ancora l’ultima parola…
Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto Luigi Rega