Il Cesena di Modesto nel turno infrasettimanale affronta la capolista del campionato all’Euganeo con 300 tifosi al seguito. Una partita quasi proibitiva per i bianconeri in divisa nera che ritrovano l’ex Daniele Capelli approdato al Padova.

PADOVA (3-5-2): Minelli: Pelagatti, Kresic, Lovato; Fazzi, Germano, Ronaldo, Buglio, Baraye; Soleri, Bunino. A disp.: Galli, Cherif, Cherubin, Serena, Capelli, Mandorlini, Santini, Mokulu, Daffara, Castiglia, Piovanello, Sylla. All.: Sullo

CESENA (3-4-3): Agliardi; Ciofi, Brignani, Sabato; Franchini, Franco, Valencia, Giraudo; Borello, Butic, Zecca. A disp.: Marson, Valeri, Brunetti, Maddaloni, Ricci, Capellini, De Feudis, Rosaia, Cortesi, Russini, Zerbin, Sarao. All.: Modesto

ARBITRO: Mattero Marcenaro di Genova.
Assistenti: Salvatore Emilio Buonocore di Marsala e Carmelo De Pasquale di Barcellona Pozzo di Gotto.

AMMONITI: 30′ pt Franco (C), 45′ pt Soleri (P). 4’st Giraudo (C), 28′ st Mokulu, 38′ st Minelli (P).
RETI: 7′ pt Soleri (P)

Cronaca: Marcenaro fischia l’inizio della gara e il fraseggio in campo si fa subito incandescente con Valencia che tornato titolare dopo la squalifica, ruba palla sulla trequarti e appoggia per Borello, ma il suo tiro d’istinto risulta alto, quando la prima azione per gli ospiti si consuma sono passati appena sessanta secondi con Minelli del Padova comunque in posizione. I bianconeri continuano a tenere alto il baricentro del centrocampo facendo venire un po’ di tachicardia alla difesa veneta.

Al 4′ Baraye tenta un assolo, ma Ciofi è concreto nel chiuderlo e spezzare la volata. Si gioca spesso con fraseggi nella metà del campo fino a quando il Padova al settimo minuto riesce a trovare il vantaggio. Il funambolico Soleri dopo aver ricevuto palla da centrocampo s’infila per l’unica via orrizontale e trafigge in diagonale Agliardi. Il Cesena prova a reagire per un paio di minuti senza segnali di concretezza e allora è ancora la formazione di Sullo ad andare vicina al raddoppio con il fantasista Ronaldo, il tuo bolide s’infrange sul difensore Brignani per grazia ricevuta.

Il Padova vuole trovare il secondo goal, però anche il cavalluccio rimane in campo con il passo giusto con la volontà che ancora la gara rimane tutta da giocare. I punti salienti da registrare sono una velenosa punizione battuta da Ronaldo con Agliardi che risponde presente, siamo al 19′; il cartellino giallo di Franco costretto ad atterrare Ronaldo il migliore in campo, siamo esattamente alla mezz’ora; il pareggio che non arriva per un soffio da parte di Butic che dopo essersi liberato di Lovato ci prova con un tiro a giro, siamo al 41′.
Si arriva al riposo senza minuti di recupero e con una ammonizione nei confronti di Soleri per protesta.

Nella ripresa le squadre tornano in campo come nel primo tempo, non ci sono sostituzioni. La musica non cambia, il Cesena deve azzardare qualcosa e prova ad impostare la manovra, ma nei minuti iniziali non si registrano grossi pericoli per l’estremo difensore del Padova. I padroni di casa allora si affidano a veloci ripartenze consci del vantaggio. Al 4′ viene ammonito Giraudo per una trattenuta ingenua.
La dispusta da questo preciso istante inizia ad innervosirsi con gli assalti dei veneti che vengono fermati sul fronte sinistro. Dopo tanta percussione in avanti dei padroni di casa, il Cesena con il solito ex Torino BUtic ha la possibiità di riportare la partita sulla parita, il suo colpo di testa all’ottavo, sfiora il montante.
Al 9’doppio cambio per il Padova. Cambia la coppia gol. Fuori Soleri e Bunino, dentro Mokulu e Santini
Al 10′ il Cesena con Zecca e Franchini si rende ancora una volta pericoloso.
Al 13′ punizione per il Padova, Ronaldo impegna severamente Agliardi.
Al 16′ Fuori Buglio dentro Castiglia, uno che al Cesena ha già fatto male in passato.
Al 17’Modesto manda in campo Russini per Borello.
Al 27’esce uno spento Zecca per Sarao.

Si gioca a viso aperto da una parte e dall’altra ma l’unico pericolo è quello al 37′ ancora di Ronaldo (di altra categoria) con Agliardi però che non ha grossi patemi d’animo ad intercettare il pallone.
Al 38′ avventura di Minelli fuori dall’area che perde palla, stende il suo avversario di riferimento e viene ammonito. In panchina si infuria come una iena Modesto che viene espulso dalla panchina.
Al 40′ il Cesena prova ad incidere, ma il Padova non lascia spazio grazie alla sua esperienza.
Al 44′ Valencia tenta la conclusione ma la palla sale di traiettoria.
45’C’è spazio per un minuto per Mandorlini che rileva uno stanco Germano.
Nonostante sono quattro i minuti di recupero il Cesena non si rende mai pericoloso sotto la porta veneta e così il Padova dimostra di avere già la giusta ossatura della formazione che vuole salire in cattedra in modo solitario.
Arriva il triplice fischio di di Mattero Marcenaro di Genova con i patavini che festeggiano e i romagnoli senza una incoronazione poetica con rammarico perchè a tratti erano riusciti a tenere la testa alta.

Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto Luigi Rega

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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