Guerra o non guerra? Considerando che bene che vada, i problemi non si risolveranno né a breve e né senza conseguenze, purtroppo.
Ucraina, Russia, separatisti e chissà chi e quant’altro c’è sotto ad una crisi, un problema non certo iniziato in questi ultimi giorni.
Che ci siano regioni che vogliono l’indipendenza ed il distacco da Kiev è cosa arcinota, così come ben note sono le mire di Mosca su quei territori un tempo facenti parte dell’URSS.

Putin vuole ricreare la grande Russia, di cui essere lo Zar, fare la voce grossa forte di una rinata potenza, pur se i “bei tempi” sono ormai trascorsi e tramontati, ma non per lui, un altro di coloro che pensano di essere nati per grazia del loro Dio, e ognuno ha il suo (sì, ne abbiamo uno anche noi).

Predire il futuro, sapere cosa succederà e quali potranno essere eventualmente le conseguenze, solo gli esperti possono provare ad indovinarlo, pur se da quello che ho percepito in questi giorni, sembra di sentire parlare del Covid, e se chiedi a tre “esperti” un parere, te ne danno …. quattro …. e uno diverso dall’altro.
Certo la cosa che più fa paura è che l’eventuale conflitto si allarghi, e le conseguenze non siano unicamente di carattere economico-commerciale.
Una guerra allargata è l’ultima cosa di cui oggi si ha bisogno, qualunque siano le motivazioni e gli interessi dei contendenti; difficile pensare cosa possa spingere qualcuno a fare la guerra in questo momento, per fondamentali che siano motivazioni e questioni.

La sensazione è che troppe teste calde siano fuori controllo, che ci siano interessi ben oltre quelli che conosciamo, o possiamo anche solo immaginare, compreso il sogno di Putin, probabilmente più grande di lui, anche se di gente che non si è fermata davanti a nulla per la propria smania, ne abbiamo diversi, troppi, esempi.
Intorno ai contendenti la politica si muove o tenta di farlo conscia del pericolo, e se in mezzo c’è chi fa finta di nulla, è perché evidentemente ha legami così stretti da essere connivente o di avere/avere avuto vantaggi grandi, ma non così trasparenti come si vorrebbe fare credere, o come ci sono stati venduti da una politica che, se non fa la guerra, è estremamente interessata ad una cosa soprattutto: i propri interessi, il proprio bene e d ambizione di POTERE.

Auguriamoci che il buon senso prevalga, almeno per non travalicare le odierne schermaglie, perché altrimenti il Covid e le sue conseguenze, potrebbero rivelarsi uno scherzo rispetto a quello che ci aspetta.

Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui