Non è un Cesena ancora tutto di platino, oggi scriverebbero i soliti pappagalli, i professori del calcio, anche perché al di là della loro punta del naso, non sanno capire come si coltivano certe “rose” è come si montano con la sella a cavallo certi campionati con l’aggiunta del sedere.
Avevo sottoscritto ad inizio campionato che questa squadra può tranquillamente vincere il campionato, non ho la matematica certezza in tasca, ma se la Dea bendata volgerà uno sguardo ai bianconeri, allora sarà serie B diretta. Non ci sono nel girone B, formazioni che possono prendere il sopravvento, una sull’altra, leggo e studio che regna per qualità tecnica un vero e proprio equilibrio.
La vittoria di Viterbo, tra le terra dei re, non solo decreta un poker di vittorie in trasferta, ma riporta in cattedra Bortolussi, quel calciatore dal fiuto del gol come pochi e che proprio su Cesenale’ avevo scritto su di un ritorno immediato al gol, senza vertigini.
Il bomber bianconero che garantirà a Viali, la doppia cifra tra i cannonieri di questa stagione, sarà con Caturano, un alfiere metallico per ogni difesa avversaria. La sua specialità ormai lo sanno anche i sordi è quella di sfondare la porta con una fisicità dirompente. “BORTO” farebbe gola anche a Nereo Rocco degli anni sessanta, O al Trap. Ma ora meglio che se lo coccoli il Cesena.
Cosa manca al Cesena, molti mi chiedono per fare il salto di qualità? Solo il culo agli amici rispondo, per il resto Zebi ha costruito con saggezza un ottimo gruppo. Ci sono elementi che ancora devono essere recuperati e altri nella fase di trovare la migliore condizione fisica.
Leggo Cesena Champagne dopo la quarta vittoria, perché prima della partenza del campionato cosa era aceto?
I scettici possono rievocare il pendolino del grande Maurizio Mosca, il calcio vive anche di trottole, superstizioni, supposizioni, magie e frittelle.
Beh! Per ora buona Domenica bianconera con tre castagne in tasca.
Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto Luigi Rega
