Denominata “il cuore verde dell’Italia” per la sua posizione sullo stivale e per il colore dei paesaggi che la caratterizzano, l’Umbria è una terra che incanta, affascina, ispira, emoziona e che permette ad ognuno di suonare le note del proprio pentagramma dell’anima.

Non importa cosa ci porti ad arrivare in Umbria: forse la fede, oppure la suggestione di quei paesaggi che abbiamo visto nelle puntate di Don Matteo, oppure la passione per i famosi cioccolatini; sta di fatto che una volta che avremo messo piede in questa terra ne verremo affascinati, così come successe a grandi poeti come Virgilio, Carducci e Byron.

Potremo farci avvolgere dalla suggestione e dal misticismo della Basilica di San Francesco ad Assisi, e magari sentire l’eco del richiamo che ricevette da Dio nel 1205: “Va e ripara la mia chiesa in rovina”; oppure saremo portati ad una riflessione sul valore dell’effimero e sul “privilegio della povertà”, quello che venne concesso da Gregorio IX a Santa Chiara.

Potremo camminare nella storia tra le stradine di Spello, che venne ribattezzata da Giulio Cesare la “splendida Colonia Julia”, e acquistare il pregiato olio che qui viene prodotto, l’oro di Spello.

Potremo visitare gli affreschi del Duomo di Orvieto, una delle città più antiche d’Italia, dove sono rappresentate alcune scene del Giudizio Universale. Guidati dal talento e dalla creatività potremo farci condurre a Panicale, patria di artisti pittori e poeti, dove correrà l’obbligo di scattare qualche foto panoramica mozzafiato.

A Castelluccio ci fermeremo una piccola tappa culinaria: “Ché non vuoi comprare le lenticchie più famose d’Italia? (pensate: ne furono trovati i semi nelle tombe neolitiche del 3000 A.C.)”; passando per Montefalco potremo invece degustare un calice di vino rosso, mentre a San Gemini apprezzare le famose acque, anche termali; ad Amelia potremo visitare il teatro dove venne montato il set del Marchese del Grillo del grande Alberto Sordi e infine a Corciano, fondata secondo il mito da Coragino, uno dei compagni di Ulisse, sentirci protetti dalle sue imponenti mura.

Ad accogliere gli amanti del golf sarà il Castello di Antognolla, che ospita anche uno dei golf club più famosi d’Italia: 18 buche tra meravigliosi ostacoli d’acqua e green ampi e ondulati. Infine, dopo tanta strada e tanta bellezza, potremo trovare ristoro e quiete nelle stanze del Castello del Valenzino: suites confortevoli, curate nei minimi particolari, che conservano l’essenza di mille anni di storia da ascoltare, vivere, assaporare, ricordare, amare.

A cura di Sara Patron – Foto Redazione

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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