L’effetto americano, il clamore, il nuovo sodalizio tra il Cavalluccio bianconero e la Statua della Libertà, prendono uno strano sobbalzo a Gubbio, conclamato da un ululato del Lupo d’Umbria. La sconfitta del Cesena, adiacente ad uno dei presepi più grandi del Mondo, porta il ricordo che nella capanna non c’è solo il Salvatore che verrà al mondo, ma anche l’asinello al suo fianco.

Il netto 4-1 a favore dei padroni di casa contro la formazione di Viali non deve fare intendere che i bianconeri sono allo sbando o se preferite alla frutta. Certo non si capisce come la miglior difesa del campionato possa essere franata contro un avversario ben più debole. Incidente di percorso o campanello d’allarme natalizio che suona prima del brindisi di fine anno e di come sarà tutto il girone di ritorno.

Quello che ora c’è da fare prima del ritorno in campo nel 2022, il 9 Gennaio, contro la Lucchese all’Orogel stadim è, quello di ricompattare subito le fila e di ritrovare l’immediata autostima unita al recupero di calciatori importanti rimasti fin troppo tempo in infermeria.

Ciò che era inaspettato fino a un mese fa la marcia sulla via Emilia di Reggiana e Modena che a braccetto stanno prendendo il sopravvento allungando di fatto il passo e i punti in classifica. Ma il campionato è ancora lungo e può riservare amare sorprese anche per le prime della classe. Certo, Robert Lewis, non potrà pensare solo al rifacimento dello stadio per accontentare l’amministrazione comunale, avrà il compito di dare liquidità a Zebi per centrare nel calciomercato di riparazione alcuni colpi essenziali in grado di ricoprire i ruoli cardini per alzare il livello tecnico.

La mia opinione, analizzando, il cammino fin qui raggiunto dal Cesena, rimane del tutto positiva, ciò che francamente non ero in grado di ipotizzare, la velocità di ruolino impressionante delle due cugine emiliane. Sicuramente i nove punti di vantaggio nella graduatoria non sono arrivati per caso, c’è da credere alla loro valorizzazione del gioco dirompente in fase offensiva e quella autostima che allontana ogni tipo di pregiudizio e paura quando incontri ogni avversario.

Il Cesena chiude il suo girone d’andata in terza posizione in modo solitario, dunque rimane nel podio di chi la promozione la vuole e la sente sulla pelle. La soluzione che occorre è evidente allo staff come agli stessi componenti del gruppo. Accendere i “fuochi d’artificio” per fare il famoso filotto ovvero come a biliardo abbattere tutti i birilli!

Cambiando argomento, nella conferenza stampa vedi il passaggio di proprietà del club bianconero (club mi piace di più con la cadenza americana), Robert Lewis mi è apparso come Robert De Niro nel film “Falling in love” dove con Maryl Streep, entrambi sposati, si incontrano per caso, si innamorano, si lasciano, si ritrovano e si amano alla follia. Mentre per l’ex President ad Martoranello, Corrado Augusto Patrignani con la esse decisamente pronunciata come i rivoli che arrivano fino a San Martino in Fiume, ho immaginato una scena del grande Federico Fellini in “Amarcord!”, io che sono un ultras in giacca e cravatta…!

Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto Luigi Rega

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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