carabinieri di vicenza

Uccide un ladro per difendere la propria dimora e le persone che vi abitano; ora è accusato di omicidio volontario. A Vaprio D’Adda (Milano), un uomo di 28anni è entrato in una villetta nel cuore della notte e il padrone di casa, un pensionato di 65 anni, quando ha visto il giovane rovistare nella sua proprietà, ha esploso il colpo mortale.

“Non volevo che morisse, non volevo”, ha poi ripetuto più volte, sconvolto per quanto accaduto.

A chiamare i carabinieri, poco dopo l’una di notte è stata una vicina, che ha visto due o tre persone scavalcare la recinzione della villetta a fianco; i due complici del 28enne sono riusciti a fuggire, spaventati dal rumore degli spari.

All’arrivo delle forze dell’ordine la tragedia si era appena consumata: il padrone di casa ha raccontato che, svegliato dai rumori, ha preso la sua pistola – una calibro 38 semiautomatica, regolarmente detenuta – si è alzato e si è trovato davanti nel buio una figura con una torcia in mano. Contro quella figura ha sparato un colpo. Poi ne ha sparato ancora uno, o forse due, in aria, vedendo in giardino altre ombre fuggire. Quindi ha visto il corpo a terra del primo ladro, e ha chiamato il 118.

Francesco Sigignano abita nella palazzina con la moglie, che dormiva con lui al terzo piano, il figlio e la nuora, che dormivano al primo.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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