È stato ritrovato e identificato il cadavere dell’italiano Angelo Zen che si trovava nella città di Kahramanmaras, una delle più colpite dal sisma che ha demolito il sud della Turchia lo scorso 6 febbraio. A raccontare ad AGI la dinamica del ritrovamento, per il quale sono stati necessari 4 giorni di lavoro congiunto da parte del soccorso alpino della Guardia di finanza, vigili del fuoco e unità di polizia e di Ris dei carabinieri per il riconoscimento di cadaveri è Nicola Zarbo, maresciallo del Comando Generale della Guardia di Finanza.

Il team interforze ha agito sotto il coordinamento del ministero Affari Esteri e dall’ambasciata italiana in Turchia. “I vigili del fuoco hanno innanzitutto ricostruito la dinamica del crollo, circoscrivendo le zone in cui il cadavere del nostro connazionale si sarebbe potuto trovare. Questo ci ha permesso di indirizzare il cane molecolare verso un’area ben precisa, individuata la quale il cane ha trovato un pertugio attraverso cui penetrare. Ne è seguita una segnalazione da parte del cane Fury cui è seguito lo scavo con mezzi meccanici. Il riconoscimento e stato effettuato dai carabinieri del Ris e della polizia attraverso oggetti personali del nostro connazionale”, ha spiegato il maresciallo.

A cura di Stefano Severini – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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