I malintenzionati non riposano mai, e per far fronte soprattutto alle truffe ai danni degli anziani, la Polizia di Stato ha deciso di diffondere alcuni consigli utili per non cadere nei tranelli di chi trova sempre nuovi modi per raggirare le proprie vittime.

Per prima cosa, è importante evitare di aprire la porta di casa agli sconosciuti, anche se vestono un’uniforme o dichiarano di essere dipendenti di aziende di pubblica utilità. Nessun Ente manda personale a casa per il pagamento delle bollette, per rimborsi o per sostituire banconote false date erroneamente. In caso di dubbi, una telefonata al 113 è sempre utile.

Se si devono effettuare operazioni di prelievo o versamento in banca o in un ufficio postale, le persone anziane dovrebbero possibilmente farsi accompagnare, soprattutto nei giorni in cui vengono pagate le pensioni o in quelli di scadenze generalizzate. Anche in caso di utilizzo del bancomat è meglio prestare attenzione ed evitare di inserire codici se ci si sente osservati.

Durante il tragitto di andata e ritorno dalla banca o dall’ufficio postale, con i soldi in tasca, è importante ricordare che nessun operatore insegue per strada un cliente per rilevare un errore nel conteggio del denaro che ha appena consegnato: quindi non è il caso di fermarsi a parlare con sconosciuti.

La Polizia di Stato ha rivolto inoltre un appello ai parenti dei nostri anziani, affinché non vengano lasciati soli. E’ importante chiamarli o andarli a trovare, quando possibile. Anche se non lo dicono, la solitudine pesa su chiunque, quindi i nostri anziani hanno bisogno di noi. Sono le persone che ci hanno cresciuto, o che hanno cresciuto i nostri genitori: abbandonarli o dimenticarci di loro è un gesto vile.

Infine, un appello anche ai vicini di casa: se si vive nello stesso stabile o vicino a degli anziani, scambiare due parole con loro o esortarli a contattarvi nel caso abbiano bisogno, non solo è un gesto di cordialità doveroso, ma potrebbe essere un deterrente per i malintenzionati che vorrebbero approfittare della solitudine e dell’isolamento dei malcapitati.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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