Domenica, un aereo militare russo si è inabissato nel Mar Nero e da allora diverse squadre di sommozzatori sono al lavoro per recuperare i resti del velivolo.

L’aereo era decollato da Sochi alla volta di Latakia, in Siria, ma non è mai giunto a destinazione: dopo due giorni di ricerche, pare che sia stata individuata una scatola nera, che potrà chiarire la dinamica dell’incidente. “Durante le operazioni di ricerca, una delle scatole nere è stata trovata sotto la cabina dell’aereo”, ha detto uno dei militari impegnati nelle ricerche all’agenzia russa Tass. “Sarà presto tirata fuori dall’acqua”.

Inoltre, la fonte ha precisato che al momento non si conoscono i dettagli sullo stato della scatola nera; domenica scorsa, infatti, il ministro della Difesa russo aveva ipotizzato che le scatole avessero subito danni minimi nello schianto.

Per quanto riguarda invece i due registratori di volo che si trovano nella sezione di coda del Tupolev Tu154, questi devono invece ancora essere trovati.

Una volta estratta dall’acqua, la scatola nera sarà analizzata per determinare la causa dello schianto. “Una delle teorie principali per le cause dello schianto al momento è che oggetti estranei siano entrati nel motore”, ha aggiunto ancora la fonte, confermando però che sono al vaglio anche altre possibili cause, come il guasto meccanico e l’errore del pilota.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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