german

L’ ennesima tragedia aerea ha portato alla morte di 150 persone. L’ Airbus A320 Germawings si è schiantato contro le Alpi francesi, disintegrandosi. Rimangono ancora avvolte dal mistero le cause dello schianto. Si sono formulate diverse ipotesi tra cui quella dell’ attentato da parte dell’ Isis e di un guasto tecnico, ma la più accreditata, anche stando alle registrazioni della scatola nera, è che il copilota tedesco Andreas Lubitz di 27 anni, abbia deliberatamente fatto schiantare il velivolo contro le montagne, dopo che il pilota gli aveva lasciato il comando, per andare in bagno. Lubitz avrebbe chiuso fuori dalla cabina il pilota, accompagnando poi l’ aereo verso il suo triste destino. A bordo c’erano anche due neonati. Insomma, una tragedia di dimensioni bibliche. Può un pilota commettere un gesto così orribile e allo stesso tempo inspiegabile? Se è vero che Libitz aveva problemi di depressione, come si è affermato in questi ultimi giorni, perchè continuava a pilotare gli aerei? Se una persona vole suicidarsi, perchè portare con sè nell’ oblio centinaia di persone? Chi ha permesso che tutto ciò accadesse? Prima di avere una risposta certa, sono sicuro che dovremo aspettare ancora molto, molto tempo. Altri disastri aerei sono rimasti senza un perchè a cominciare da quello di Ustica, fino ad arrivare a quello avvenuto in Ucraina lo scorso luglio. Anche in questi due casi le ipotesi sono state tante, ma alla fine la verità non è ancora venuta a galla. Indipendentemente dalla causa dello schianto, però, sono morte 150 persone, polverizzate insieme all’ aereo. Molto probabilmente i famigliari non potranno nemmeno piangere i propri cari davanti una tomba e questa è la cosa più orrenda, dopo la perdita di un congiunto. Ci continuano a dire che gli aerei sono i mezzi più sicuri per spostarsi, ma le tragedie che si sono verificate negli ultimi anni ci dimostrano esattamente il contrario. Certamente è l’ auto il mezzo più pericoloso, ma i voli in aereo, a molti, fanno paura e dopo questi fatti ancora di più. Cosa avranno pensato le vittime dell’ Airbus A320 prima dello schianto? Quando ci si trova chiusi in un aereo, non si hanno vie di scampo e la tua vita è nelle mani del pilota, ma quando il pilota non vuole più vivere come la mettiamo? Non puoi fare assolutamente nulla. Sei inerme e aspetti solo che la morte arrivi in fretta e non ti faccia soffrire. La Germania e la Francia, come è spesso accade in questi casi, si sono strette attorno alle vittime e alle loro famiglie, commuovendosi per i loro figli della partia che, a casa, non ritorneranno più. I famigliari di Lubitz, invece, sono stati portati in una località segreta, per paura di ritorsioni. Oltre ad avere perso un figlio, i genitori del copilota dovranno convivere per tutta la vita con le conseguenze dell’ atroce azione commessa dal figlio e questa cosa è peggiore della morte stessa.

A cura di Nicola Luccarelli

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui