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“In base alle ultime stime di dicembre, il traffico aeroportuale nelle prime due settimane ha proseguito il trend di novembre con un -90% e nella terza settimana circa un -80% dovuto alla concentrazione dei viaggi prima del lockdown. Bene che andrà, su tutto l’anno registreremo un -75/-73%. Quindi il 2020 si chiuderà con non più di 53 milioni di passeggeri, poco più di un quarto del traffico del 2019”.

Il “settore è come un termomero” e sebbene i dati siano ora “drammatici”, il “sistema aeroportuale si riprenderà”, spiega: dobbiamo “essere aiutati a resistere”. Gli ultimi numeri ufficiali pubblicati da Assaeroporti, che sono relativi a novembre, “sono preoccupanti”, evidenzia Lener. “I passeggeri segnano un calo del 90% rispetto al novembre 2019” e nel complesso del periodo marzo-novembre “sul trasporto aereo italiano abbiamo perso 130 milioni di passeggeri: chiuderemo l’anno con non più di 53 milioni, rispetto ai 193 milioni del 2019 e alla previsione che avevamo prima della pandemia di concludere il 2020 con 200 milioni di viaggiatori”.

In questi otto mesi di emergenza sanitaria, “ha retto più degli altri il traffico nazionale, con un -70% dei passeggeri, mentre sul traffico Ue il calo è stato dell’87% e per quello extra-Ue del 94%. Ha tenuto anche il traffico cargo, che a novembre è diminuito solo dell’11%, grazie al ruolo chiave che il trasporto merci per via aerea riveste per l’e-commerce e la distribuzione dei dispositivi di protezione individuale”.

Scenari per il futuro “Guardando al futuro, le stime di Eurocontrol alle quali ci rifacciamo, individuano diversi scenari: in quello più positivo, con un’immediata efficacia dei vaccini, si prevede il ritorno ai volumi di traffico del 2019 non prima del 2024; mentre in quello peggiore questa data è addirittura spostata al 2029”, spiega la manager di Assaeroporti, ricordando tuttavia come questo settore sia “molto sensibile rispetto all’evoluzione epidemiologica ma anche estremamente resiliente: il 12 aprile abbiamo toccato un -99,7% per raggiungere l’11 agosto un -59,5% e ritrovarci di nuovo a dicembre in una situazione altamente critica. Nel 2021 il settore comincerà a riprendersi anche se lentamente”.

E se l’ultimo blocco dei voli, con la nuova variante del virus, ha dato “un’ulteriore frenata”, non dovrebbe comunque “avere un impatto sul consuntivo annuale, dal momento che eravamo già al -90%”.

A cura di Renato Lolli – Foto Ansa

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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