The Venetian Resort Hotel Casino è un hotel e casinò a tema di Paradise. Si trova sulla Strip, la via delle più famose case da gioco di Las Vegas, nel luogo dove sorgeva il vecchio hotel Sands, e si ispira alla città di Venezia.

Premesso che Quentin Dupieux è un vero e proprio genio della settima arte perché, rendere credibile la recitazione di uno pneumatico killer che finisce per innamorarsi di ragazza giovane e bella, non è da tutti.
A tal proposito, oggi vi racconterò la storia di Kevin Paloma, affetto da disturbo bipolare, l’uomo con la passione per la scrittura che si convinse d’essere un grande sceneggiatore a causa di un gioco di gruppo. Di mestiere faceva il custode, con alloggio di servizio, della pista d’atletica del Comune di Bertano, che era stata fatta costruire dal sindaco Maurizio “Micio” Birocci per allenarsi in previsione della World Sleep Day che cade ogni anno il secondo venerdì di marzo.

Kevin e Micio erano amici di vecchia data, da quando scrissero soggetto e sceneggiatura di un biopic su Umberto Billo, un portiere d’albergo veneziano considerato dal mensile newyorkese Maxim, uno dei più grandi seduttori al mondo. Il progetto sfumò per mancanza di fondi ma la loro amicizia, quella rimase. Ogni mattina, gli amici del caffè Godard gestito da Vanni Lombarducci, forte estimatore del regista parigino al punto da tatuarsi sull’avambraccio una celebre frase¹ estrapolata da uno dei suoi capolavori “À bout de soufflé”, si ritrovavano per un sano scambio di idee e opinioni, e la leggenda dello sceneggiatore virtuale cresceva con la stessa fragilità di un castello di carte.

Da scrivere poesiole in lingua vernacolare a diventare la penna più richiesta dagli addetti al lavoro del mondo cine-televisivo, il passo è breve. Il suo medico curante lo avvertì che durante la fase maniacale, il bipolarismo provoca periodi di creatività ed energia straordinarie per poi cadere in una profonda depressione. Dopo aver scritto compulsivamente per diversi mesi una sceneggiatura che avrebbe dovuto aprirgli le porte di casa Dupieux.

Era la storia di uno psicologo statunitense, Clarence Leuba, il quale, negli anni Trenta, sosteneva che la risposta al solletico è appresa e non congenita. Cercò di dimostrarlo usando come cavie i componenti la sua famiglia imponendogli di non ridere, ma l’esperimento fallì miseramente, così come il tentativo di diventare realmente un collaboratore dell’ultimo génie de Paris.

Profondamente deluso, partì alla volta di Zafferana Etnea portando con sé solo uno zainetto e il suo annudiario stenopeico. Il finale di questa storia non ve lo voglio svelare io, vi invito a leggerlo assieme a gli ultimi scritti di quello che, per molti, è stato il più grande scrittore stenopeico incompreso di sempre.
Ma sarà poi veramente esistito o è solo frutto di allucinazioni visive di gruppo?

Classifica dei più grandi latin lover stilata dal mensile Maxim nel 2006

1. Umberto Billo: (portiere dell’Hotel Venetian di Las Vegas) 8.000 donne

2. Charlie Sheen:(attore figlio d’arte) 5.000 donne

3. Gene Simmons: (frontman dei Kiss) 4.600 donne

4. Mick Jagger (frontman dei Rolling Stones) 4.000 donne e 300 uomini

5. Julio Iglesias(cantante): 3.000 donne

6. Englebert Humperdinck:(cantante) 3.000 donne

7. Ilie Nastase: (ex-campione di tennis) 2.500 donne

8. Jack Nicholson (star hollywoodiana): 2.000 donne

9. Lemmy Kimister (frontman dei Motorhead): 1.200 donne

10. Magic Johnson (campione di Basket NBA) : 1.000 donne

11. Bill Wyman (bassista dei Rolling Stones): 1.000 donne

¹ “Se non vi piace il mare, se non vi piace la montagna, se non vi piace la città…andate a quel paese.”

A cura di Marco Benazzi – Foto Repertorio

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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