Serena Altiani, detta “Seni”, è una pittrice nativa di Forlì, che per le sue indiscusse qualità artistiche può essere inserita tra i rappresentanti della Scuola Forlivese contemporanea. Nell’elenco, rigorosamente in ordine alfabetico, che raccoglie tutti gli esponenti delle arti figurative appartenenti alla suddetta scuola, sarà inserita tra Livio Agresti e Ansuino da Forlì.

La sua fama risale peraltro, a pochi mesi fa, quando, dopo anni passati a proporre inutilmente il suo stile pittorico realizzato con colori a tempera, sicuramente la tecnica pittorica più diffusa nel medioevo e nel Rinascimento, con soggetti che omaggiavano le bottiglie di Morandi e i manichini di De Chirico, grazie ad una geniale intuizione, stravolse completamente il suo stile e la sua vita. In principio amava le nature morte e la metafisica, e questo lo evidenziava con la frequentazione di uomini che si rivelavano vuoti come bottiglie di vino scolate e incapaci di vedere, ascoltare e parlare come manichini, questo fino a quando non incontrò Marie Bonnot, la donna che, all’età di cinquant’anni, quando aveva iniziato ad apprezzare la sua vita da single e a vivere il sesso con gli uomini in modo libero e non impegnativo, stravolse completamente il suo mondo. Serena e Marie si incontrarono all’Acquario Civico di Milano in occasione di una mostra dedicata a Corrado Bonomi, artista, tra i più importanti esponenti del Concettualismo Ironico.

Nacque subito una forte attrazione che presto sfociò in un sentimento d’amore. Quel cambiamento dell’orientamento sessuale, portò Seni a liberarsi da gabbie interiori e a puntare su un genere pittorico che fosse comunque legato all’amore come nuova forma d’arte. La prima opera la realizzarono Marie e Seni durante una notte di passione su di un lenzuolo che fungeva da tela utilizzando i loro corpi al posto dei pennelli, in dermocromia.  L’amore a colori” realizzato dal duo artistico “Altiani & Bonnot” è stato battuto di recente ad unasta benefica per la modica cifra di 40.000 $.

Visto il successo e la richiesta di nuove opere da esporre in alcune delle migliori gallerie d’arte contemporanea europee, la coppia mise a punto lostudio di una tecnica pittorica da proporre a coppie che avevano il coraggio e la presunzione di partecipare alla realizzazione di unopera d’arte, semplicemente facendo l’amore. Così, affittarono una palestra con riscaldamento a pavimento, dove stesero lenzuola della misura 240 x 280 cm., e invitarono le coppie che avevano aderito all’iniziativa artistica a spalmarsi con colori a scelta perpoi, lontano da occhi indiscreti, copulare con “disordinata concupiscenza carnale”.

Il risultato finale fu una trentina di opere d’arte, caratterizzate da colori accesi, resi più caldi dall’energia sprigionata dal calore corporeo, che agli occhi dei critici intervenuti da ogni dove al vernissage in cui veniva presentato il progetto “SexArt”, risultavano totalmente privi di classificazioni per ceti, censi, classi sociali e orientamenti sessuali. L’idea hafatto il giro del Mondo dando vita ad un vero e proprio movimento artistico che si propone di sconfiggere la guerra con l’arte dell’amore.

E il frutto della realizzazione di un’opera d’arte potrebbe diventare, a sua volta, unopera d’arte in carne ed ossa. Se fatte bene, l’arte e l’amore, sono in grado di farti provare cose mai provate prima.

A cura di Marco Benazzi – Foto ImagoEconomica 

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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