Il lavoro nobilita l’uomo e lo rende simile alla bestia, diceva mio padre, citando Darwin, di ritorno la sera stanco dal lavoro di trasportatore alla Cantina Sociale di Cesena. Gerardo “Jerry” Nicodemi, è un amico con il quale avevo condiviso la passione per il Dodgeball, uno sport di squadra, derivato dalla palla avvelenata che giocavamo all’oratorio, in cui i giocatori di due squadre cercano di lanciare palloni e colpire gli avversari, evitando di essere colpiti a loro volta.

Ricordo che, con l’aiuto di Jerry e della sua faccia da imbonitore televisivo anni ottanta, avevamo strappato una promessa ad un noto editore locale, il quale si disse entusiasta di finanziare una squadra cesenate da iscrivere all’Italian Dodgeball League 2020. Poi ebbe inizio l’era pandemica e il progetto finì nel solito cassetto, accanto ai sogni e ai calzini spaiati. Jerry, che ha sempre accettato ogni tipo di lavoro che gli offrivano, svolgendolo poi sempre in maniera propositiva e col sorriso ebete stampato sulla bocca fernandelliana, nel frattempo era stato assunto per svolgere un lavoro atipico e privo di ogni motivo di stress. Bathroom attendant era la qualifica per la quale era stato assunto.

Si trattava di un lavoro di responsabilità che prevedeva anche un’ampia conoscenza della legge sulla Privacy, e a svolgerlo erano stati chiamati veri professionisti che avevano il delicato compito di aiutare le persone nei bagni, ad esempio versando loro il sapone nelle mani e l’igienizzante, dando loro un fazzoletto e ricordando loro le regole del bagno, ecc. A prima vista, poteva sembrare del tutto inutile come mansione, tuttavia, una buona parte di utilità era dovuta all’aiuto determinante per garantire il decoro rispettando le regole del bagno. Purtroppo, per ammortizzare le spese, l’azienda applicò un biglietto del costo di un euro per usufruire del servizio completo, cinque euro con doccia, sapone e telo da bagno.
È inutile sottolineare che, da quel momento, il bagno pubblico era deserto e i vecchi fruitori si arrangiavano un po’ come potevano.

Fu così che Jerry, arrabbiato come non poco per la noia che lo accompagnava giorno dopo giorno, fece causa all’azienda dove lavorava perché si annoiava al lavoro, chiedendo 250.000 euro di danni. In pratica, il suo annoiarsi mortalmente lo portò a sviluppare una forma di depressione scatenata dal fatto che la sua dignità gli impediva d’essere pagato per non fare niente. Sfortunatamente, non riuscì a portare le sue ragioni in tribunale perché non aveva testimoni a suo favore e per questo, fu condannato a pagare i danni al datore di lavoro come risarcimento per la diffamazione.

Visto che ora Gerardo “Jerry” Nicodemi è in cerca di lavoro e le attività sportive sono tornate a funzionare come ai tempi pre-pandemici, entrambi torniamo alla carica chiedendo al noto editore cesenate se fosse ancora interessato al ruolo di Patron della futura squadra di Dodge Ball, la quale affronterebbe i Bologna Bulls e i Ravenna Diablos in due derby che già si preannunciano infuocati. Io mi ritaglierei il ruolo di Presidente, Jerry quello di Coach, non resta che individuare il campo da gioco, con tribunetta e la sede legale. Il logo con il passatore sarebbe perfetto. Che ne dice Cavaliere, diamo inizio all’avventura?

A cura di Marco Benazzi – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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