Sanzio Casoria Giuppini era un quarantenne privo di ogni tipo di qualità, uno di quelli che Robert Musil etichetterebbe come straziato tra il dolce passato e un terrificante futuro che avanza imperterrito.

Non aveva un’abitazione, viveva in un vecchio camper donatogli da un amico, per il pranzo e la cena si appoggiava alle Cucine Popolari dove trovava un piatto caldo e una buona parola da commensali appartenenti a ceti sociali più disparati. Il suo unico reddito era quello di cittadinanza che nel suo caso particolare ammontava a 780,00 al mese. L’abbigliamento gli era garantito dagli amici di sempre, i quali gli elargivano un centinaio di euro a testa in cambio di piccole commissioni da svolgere nell’arco del mese, portando il suo reddito totale mensile a circa 1.200,00 .

Questa cifra gli consentiva di vivere in maniera dignitosa ma non di realizzare i sogni che lo seguivano dall’infanzia. Sanzio era uno dei massimi esperti mondiali di Chess Boxing ovvero pugilato e scacchiriuniti in un’unica disciplina. Uno sport che unisce mente e forza alternando un round di quattro minuti di scacchi a uno di treminuti di pugilato. L’incontro termina al primo k.o. o per scacco matto. La passione per questo sport, nacque a dodici anni leggendo il graphic novel Freddo Equatore” di Enki Bilal.

Naturalmente, per poter realizzare il suo sogno, Sanzio doveva acquistare o perlomeno affittare una palestra attrezzata con un ring, un tavolo con scacchiera e una tribunetta con megaschermo per il pubblico pagante.  La cifra in ballo era improponibile per le esigue risorse di quel quarantenne sognatore, e anche la possibilità che parenti e amici lo assecondassero in questa sua idea strampalata, erano nulle. Tutto sembrava perduto quando, sfogliando in giornale di annunci gratuiti, Sanzio notò uninserzione che poteva fare al caso suo. Una nota azienda veneta di robotica, la BotRob”, annunciava che era disponibile adacquistare i diritti per l’utilizzo di voce e volto da chiunque fosse interessato e superasse le selezioni, al prezzo di 1.000.000 di Euro.

La fortuna baciò il sig. Casoria Giuppini sulla fronte e, grazie al volto da eterno ragazzo della porta accanto e una voce limpida, paziente e fiera, ottenne il contratto tanto desiderato. In poco tempo, dopo aver apposto la firma che lo avrebbe legato alla “BotRob” per un periodo illimitato, il suo conto corrente passò da una cifra e due zeri ad una a sei, dando ufficialmente il via all’operazione “C.C.B.”, Cesena Chess Boxing. Nel giugno di quest’anno, a sei mesi dall’accordo, la palestra verrà inaugurata da una delegazione pubblica con Sindaco e Assessore allo Sport in prima fila e un noto sponsor locale a garantire attrezzature sportive e due mega scacchiere ultra moderne. Contemporaneamente, la ditta “BotRob” ha messo in commercio “Lucio”, un robot-assistente umanoide che lavorerà in hotel, centri commerciali, e altri luoghi affollati, con mansioni di addetto alle toilettes e responsabile degli acquisti. L’aspetto del robot “Lucio” è estremamente somigliante a Sanzio e anche la sua voce rasenta la perfezione.

Qualcuno, tra i benpensanti, potrebbe obbiettare sul fatto di dare in licenza il proprio volto e la propria voce a una società di robotica con il rischio di vedere, in futuro, cloni automi che passano dal pulire i wc nei centri commerciali con prodotti igienico sanitari da loro stessi acquistati, ebbene sono gli stessi che non hanno salvato la loro di faccia, gestendo al peggio la propria reputazione.

A cura di Marco Benazzi – Foto Repertorio

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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