Qual’è la notiziona della diciannovesima giornata? Direi ce ne sono diverse, a partire dalla frenatona del Napoli, della mezza frenata della Dea, dei finanzieri che visitano casa Inter e Milan al posto di babbo Natale, di un Covid che torna a fare danni anche nel calcio, nonostante i no vax ed i negazionisti ….
Ad Udine non si gioca, la ASL di Salerno impedisce la partenza dei granata, probabilmente non tanto per il numero di positivi, quanto per il mancato rispetto delle norme protocollari di comportamento di tutto il gruppo, che dopo le positività ha continuato come nulla fosse, senza mettere in isolamento nessuno, tentando di evitare ulteriori e maggiori problemi; finirà con un 3-0 a tavolino, dato che la partita formalmente non è stata rinviata? Tra qualche mese sapremo …. forse …. chissà ….
Mentre prosegue la farsa della cessione, questo per la Salernitana è un ulteriore, pessimo segnale di come allo stato attuale non esista la Società e tutto venga lasciato al caso; un vero peccato, perché Salerno e la tifoseria granata non meritano tutto questo, ma quando di mezzo ci sono certi personaggi, è impossibile stupirsi.

Fortuna che si gioca anche, nella diciannovesima giornata, lo si fa a Marassi, o meglio, tenta di farlo l’Atalanta contro un Genoa che alla fine regala una statistica che a memoria non ricordo di questa pochezza: ZERO TIRI IN PORTA, UNO FUORI DALLO SPECCHIO! Il portiere atalantino poteva tranquillamente stare al caldo a casa e dopo il fischio finale Sheva festeggiava! Ma cosa, lo 0-0 regalato dai Babbi Natale in nerazzurro???? Mi rendo conto che ognuno vede la partita che vuole e giudica come gli pare, ma si può esaltare un allenatore la cui formazione non ha mai passato la metà campo, solo perché la Dea (bendata in tutti i sensi) gli ha regalato un punto enormemente immeritato? Dai, questo è giocare al pallone?

L’Atalanta sta attraversando non certo il suo miglior momento, alternando buone prestazioni a cadute davvero impensabili; magari ha influito l’1-4 contro la Roma, ma gioco ed occasioni non sono mancati e sarà stata una fetta di panettone in più della cena di Natale ad aver appannato la mira dei ragazzi di Gasperini.
Mira che invece hanno ritrovato alla Juve, anche se …. una partita vive di episodi ed è abitudine esaltare i bianconeri appena si può, anche dopo una partita dove la Juve ha concesso l’impensabile ad un Cagliari che almeno non è naufragato come ultimamente è capitato spesso; il dubbio però è che la discreta figura sia “merito” di una Juve che deve ringraziare Dalbert molto più di quanto possa fare con il duo Kean-Bernardeschi ….

La riprova non c’è, ma buttare fuori quel pallone a porta sguarnita può valere un risultato positivo …. e poi capisci come in diciannove partite non vai al di là dell’avere dieci punti in classifica, essere penultimo e poter pensare, sin da subito, alla prossima stagione in Serie B …. la stagione è ancora lunga, certo, ma se eventualmente (e non è detto) non ci fossero i soliti “amici” come si salva il bilancio?
La Lazio imita la Juve vincendo sul mai facile campo del Venezia e senza Immobile, bloccato dal Covid; la formazione di Sarri alterna buone cose a scivoloni inaspettati e chissà se davvero è solo questione di tempo, anche se mi chiedo perché qualcuno abbia sempre ed ancora bisogno di tempo dopo sei mesi di stagione e ad altri non venga concesso neppure un giorno ….

A Reggio Emilia, il Bologna impallina tre volte un Sassuolo che, come molte altre formazioni, una settimana è sugli scudi e quella dopo …. pare il fantasma formaggino, tanto diverso ed alternante è il rendimento; con un discorso poco diverso da fare per i rossoblu, che dopo aver accarezzato il sogno UEFA (un po’ troppo presto), erano andati come in letargo, per svegliarsi all’improvviso proprio nel derby dell’Emilia.

Chi invece ha diviso equamente il panettone ed i regali sotto l’albero, sono Roma e Sampdoria, come pure Verona e Fiorentina; una equa divisione della posta farà felice nessuno, ma almeno tutti mangeranno di gusto il panettone, in attesa di qualcosa che stuzzichi per un migliore inizio del 2022.
E veniamo alle prime della classe, iniziando dalla capolista Inter, che fa più fatica del previsto a far fuori un Toro che non gioca male, però crea poco e con le grandi non fa gol; i granata se la cavano bene anche nella San Siro nerazzurra, tanto che ho visto diversa gente interista esultare a fine gara come avessero vinto una partitona, però serve altro perché la formazione di Juric spicchi davvero il volo ….

Inzaghi può invece essere più che soddisfatto, dato che ha messo a tacere tutti quei gufi che in estate predicevano chissà quali strali sull’Inter che aveva perso il Conte tarantolato, Lukaku ed Hakimi, sostituiti invece al meglio; come spesso succede nel calcio, il campo dà verdetti che i tanti soloni avevano mancato di vedere nelle loro sfere magiche dove c’è poca verità e molta nebbia (esattamente come nelle loro penne, e non solo ….).
Tiene botta il Milan, che vince ad Empoli, dove è dura per tutti ed esce da un periodo di non troppe soddisfazioni; il Milan non è certamente nel suo momento di forma migliore, ma anche in casa rossonera si può continuare a credere in un prosieguo di stagione da protagonista, magari rompendo meno i maroni a Pioli, che bastano due partite non vinte per farlo tornare un allenatore mediocre (mentre continuiamo ad elogiare maestri, professori, sarrismo, allegristi, basta che vincano una partita).

Perde invece terreno il Napoli, che fa diventare grande lo Spezia, ma il calcio è anche questo; a volte basta un’autorete per vincere una partita in cui non tiri mai in porta e questo è successo ai liguri, più fortunati dei cugini del Genoa, in giornata, che a Marassi hanno compiuto l’Impresa di fermare l’Atalanta ….
Spalletti ha troppo assenti e nelle ultime giornate ha dovuto arrangiarsi come può; indubbiamente ci è riuscito non male ed al di là dei risultati, ma partite come quella di ieri vanno cì, potresti giocare sino a Capodanno ed il pallone in porta non ci va in nessun modo.

Il girone d’andata è finito, così come il 2021; adesso è ora di riposare un po’ e poi di rivedersi insieme al mercato di gennaio, la Coppa d’Africa (forse) ed il Covid che sta vendo una nuova spinta, speriamo veloce; a creare ulteriori difficoltà, là dove di tutto ci sarebbe bisogno salvo che di stadi nuovamente vuoti e di partite che si giocheranno chissà, se, forse ….
Buone Feste!

Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto Valerio Casadei

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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