Alexander Kristoff vince in volata la tappa d’apertura del Tour 2020 e veste la prima maglia gialla. Con uno sprint di potenza, il norvegese brucia il danese campione del mondo in carica Mads Pedersen sul traguardo di Nizza, al termine di una frazione caratterizzata dalla pioggia e da molte cadute, tanto che è stata decisa la neutralizzazione (ovvero il congelamento dei tempi) degli ultimi 3 dei 156 chilometri complessivi.

Al terzo posto l’olandese Cees Bol, poi l’irlandese Sam Bennett e lo slovacco Peter Sagan. Sesto Elia Viviani e settimo Giacomo Nizzolo, bravissimo a rientrare dopo una caduta.

In 45ma posizione il trionfatore della Grande Boucle 2019, il colombiano Egan Bernal, che è anche l’unico vincitore al via, dopo i forfait di Chris Froome, Vincenzo Nibali e Geraint Thomas.
Lo sloveno Primož Roglic, considerato il principale avversario del colombiano, ha chiuso 39°.

“Le Grand Départ” di questo Tour senza pubblico ha luogo in Costa Azzurra, che per una volta regala un cielo plumbeo.
Il tracciato della prima tappa, con partenze e arrivo a Nizza, è per velocisti e il gruppo arriva alla volata a ranghi compatti, ma quanta fatica! Lungo un percorso con alcune salite (mai sopra i 500 metri) e ovviamente discese si sono verificate molte cadute, con “vittime” illustri: Nizzolo, Ewan, Alaphilippe e Sivakov per citarne alcuni.

Addirittura, a un certo punto Tony Martin in testa al gruppo fa ampi gesti per invitare i colleghi a moderare l’andatura.
La tappa è stata caratterizzata dalla fuga in partenza di tre uomini: lo svizzero Michael Schär e i francesi Cyril Gautier e Fabien Grellier con 2’40”. Quando mancano 62 km al traguardo cede Grellier.

Poi Schär prova l’azione solitaria, ma viene riassorbito ai -58 km. Il francese Benoît Cosnefroy tenta la sortita, ma viene raggiunto a 13 km dall’arrivo.
Volata a ranghi compatti e spunto di Kristoff.
Ora la seconda tappa con le prime montagne: il Col de la Colmiane e il Col de Turini di prima categoria e il Col d’Èze di seconda. I chilometri complessivi sono 186.

A cura di Michele Senni – Foto Ansa

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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