L'esordio di Mimmo Toscano al Dino Manuzzi contro la Carrarese

Il Cesena cade in piedi contro una buona Carrarese, che ha sofferto il pressing bianconero durante tutta la prima frazione, ma poi nel secondo tempo avendo campo aperto per il calo fisico dei padroni di casa, con due incursioni, ha saputo ribaltare lo svantaggio iniziale. Il cavalluccio, pare, si è fatto maledire dalla fortuna, perchè in diverse sortite irrefrenabili di Saber (il migliore in campo),  la gara si poteva chiudere in modo anticipato con la degna “pedata” del più forte. I romagnoli infatti, avrebbero potuto chiudere la vittoria dentro il trolley dove al suo interno era già descritto lo schema di Mimmo Toscano.

Sulla sfortuna sentiremo ancora disquisire a lungo piaggiatori e nesci con trasporti non dissimili. Importante sarà per tutti o quasi ignorare la realtà, che è ben lontana dal potersi riassumere nella banale cronaca di due gol ospiti che di fatto hanno ammutolito il Dino Manuzzi. A dire il vero, proprio sotto di me, non distanti dal tecnico di casa, alcuni fiancheggiatori, hanno sollevato il solito polverone per i cambi in corso d’opera, quando la formazione iniziale era gradevole.

Non tutti hanno il coraggio di rilevare l’insuccesso alla indegnità morale, alla incoerenza di come anche un allenatore può sbagliare una organizzazione calcistica. La pratica in campo alcune volte appare endemica e, spesso dalla panchina, l’indice di come vorresti vedere giocare la squadra non è infallibile.

Toscano, avrà già fatto “mea culpa“, perchè anche se un genio innato, oggi la sensazione è quella di una insufficienza mentale e pure sconcertante per come sono state utilizzate le riserve, che alla fine, hanno reso di meno, dei loro compagni più stanchi per un afa calata dentro l’Orogel che viceversa dovrebbe dare freschezza atletica.

Ma lo sappiamo per storicità, i giusti principi nel calcio spesso non vanno a braccetto con i risultati, perchè in fondo per chi lo pratica è un divertimento, e non sempre quello che raccontiamo diventa credibile.

Il Cesena “esordiente” ha fatto di tutto per partire con il piede giusto, è mancata l’efficacia del maestro in panca, che non l’ha saputa dirigere a pieno metodo, ma solo a metà; tra pochi giorni ci sarà il Rimini, il derby, parrebbe un paradosso scrivere ancora di evitabili equivoci tra il portiere, la difesa, il centrocampo, l’attacco e le sostituzioni.

Contro i biancorossi neo-promossi, basta abusi tattici, si torni in campo avendo sempre alta considerazione dell’avversaria, altrimenti ti fumano!

Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto Luigi Rega

Il Direttore Editoriale Carlo Costantini

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