È confortante l’inizio del cammino che porta in Europa per il Toro di mister Mazzarri; il 3-0 con cui i granata hanno chiuso l’andata contro gli ungheresi del Debrecen, dovrebbe essere abbastanza per non correre grossi rischi, tra una settimana, in trasferta.
Qualche preoccupazione in effetti c’era, al di là del valore effettivo delle due squadre e di quello tra il nostro calcio e quello magiaro, ma siamo ad inizio stagione e qualche settimana di differenza nella preparazione può essere importante, specie quando la forza principale della formazione tecnicamente più debole è la corsa, insieme all’aspetto fisico.
In campo, invece, il Toro ha dimostrato di avere ricominciato da dove era terminata la scorsa stagione: squadra compatta, quadrata, attenta e lucida, brava a far girare il pallone ed a creare occasioni che questa volta si sono trasformate in un 3-0 netto e senza discussioni, parso più semplice del previsto magari anche grazie all’avversario, ma soprattutto perché il Toro ha dimostrato di non essere lì per caso e lo avrebbe meritato ben al di là di esclusioni altrui per taroccamenti illeciti!
Belotti, Ansaldi e Zaza sono stati gli “stoccatori” dell’incontro, ed anche questo non sorprende, perché gli stessi si erano dimostrati i più in forma sin dal raduno di Bormio, ed insieme a Bremer (un altro già in palla fin da subito) anche quelli che hanno preso la squadra per mano, conducendola ad una bella vittoria.
Avanti di questo passo dunque, con accortezza in Ungheria (più per evitare infortuni che altro) e senza pensare che una settimana dopo ci sarà un nuovo doppio turno prima, eventualmente, di quello di finale che da l’accesso ai gironi.
Il Toro ha iniziato bene e, conoscendo Mazzarri, sarà difficile molli la presa sino a quando si tireranno le somme; l’obiettivo è l’Europa e Belotti e compagni hanno tutte le carte in regola per fare centro.
Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto Lapresse
