Era fiero di essere un Romagnolo con la erre maiuscola. In modo particolare, quando da viaggiatore, sognatore se ne andava in Russia, divenuta la sua seconda patria. Tonino Guerra, figlio di contadini, nel suo crescere durante la seconda guerra mondiale, dopo essere deportato in Germania e rinchiuso in un campo d’internamento, inizia a scrivere e a comporre i suoi primi versi in lingua romagnola. Insegnerà addirittura a scrivere ai genitori, perchè entrambi analfabeti.

Con la fine del conflitto mondiale, pubblica la sua prima raccolta di poesie in dialetto, “I Scarabòcc”. A, questa, ne seguono altre, fra le quali “I Bu”, una pietra miliare nella sua opera letteraria. Si pensi che Tonino Guerra, pubblicherà fino alla sua vecchiaia, ben cinquanta libri, fra racconti e poesie, vincendo numerosi premi: il Pirandello, il Pasolini, il Gozzano, il Carducci, il Comisso.

Dal 1950 si è dedicato anche alla sceneggiatura e ha scritto per i più grandi registi dell’epoca, compreso Vittorio De Sica, Michelangelo Antonioni, l’amico del cuore quasi compaesano Federico Fellini, i fratelli Taviani, Mario Monicelli, Andrej Tarkovskij. Oltre 120 i film da lui sceneggiati, da “L’Avventura” di Antonioni ad “Amarcord” di Fellini, vincitore del Premio Oscar. Nella sua lunga carriera ha collezionato quattro David di Donatello, tre nomination all’Oscar, l’Oscar Europeo del Cinema come Miglior Sceneggiatore e una Palma d’Oro a Cannes.

Tonino Guerra era un uomo camaleontico e sapeva trasformarsi in base ai profumi della natura. Questa non è una sola mia interpretazione, ricordo ancora da piccolo, quando un giorno arrivato nella tipografia di papà a Cesena, disse proprio: l’inverno è pace interiore, la primavera risveglia l’io, l’estate e la sorella della Romagna, l’autunno il profumo del mosto e della cagnina.

Poeta, scrittore e sceneggiatore di fama mondiale, Tonino, come Italo Cucci, come mio padre amavano Pennabilli, antica città malatestiana del Montefeltro e solitamente d’estate era facile incontrarlo perchè ci trascorreva lunghi periodi.

Il grande maestro romagnolo era nato il 16 marzo del 1920 a Sant’Arcangelo. Dal 21 marzo 2012 è sepolto nel SUO GIARDINO artistico, proprio a Pennabilli, dove la pace eterna ha il predominio, i colori si confondono tra i raggi del sole, come piaceva a Tonino. IL SAPORE DI UNA VITA…

Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto Travel

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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