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L’economia giapponese cresce ancora e lo fa del 5% nel periodo da luglio a settembre – oltre le stime degli analisti – dopo una contrazione del 7,9% nei tre mesi precedenti, quando il paese era alle prese nel con l’emergenza sanitaria causata dalla pandemia del coronavirus. Su base annua l’incremento è del 21,4%; si tratta della maggiore espansione degli ultimi 40 anni, con la spesa per consumi che evidenza un incremento del 4,7%, rispetto a un crollo del 7,9% registrato tra aprile e giugno.

Il ritorno alla crescita, per la prima volta in quattro trimestri, significa l’uscita dalla recessione per la terza economia mondiale dopo l’inasprimento della crisi generata nell’ottobre dello scorso anno con l’aumento dell’Iva, ancor prima della diffusione globale del coronavirus. La ripresa dei consumi in Giappone, che contribuiscono al 60% della formazione del Pil, è accompagnata dall’accelerazione delle esportazioni.

In calo invece le spese in conto capitale nel periodo di riferimento, scese del 3,4%, in scia a una diminuzione del 4,7% nel secondo trimestre. Dall’inizio della diffusione del coronavirus in Giappone non è mai entrato in vigore un lockdown sull’esempio dei paesi europei; il governo di Tokyo ha invece imposto lo stato di emergenza a partire da inizio aprile fino a maggio, consigliando una riduzione degli orari di lavoro ai negozi e alle imprese commerciali.
A livello nazionale i casi di covid in giappone si assestano ad oggi a 118.708, con 1.895 morti accertate.

A cura di Renato Lolli – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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