DOTTORESSA ALESSANDRA SIMONE DIRIGENTE SEZIONE ANTICRIMINE POLIZIA DI STATO

Con le scuole chiuse e la sospensione delle attività fisiche, per via dell’emergenza sanitaria legata al Covid, si sta registrando un incremento vertiginoso dell’aggressività nei minorenni – più violenti dei maggiorenni – che si evidenzia con risse e reati vari.

La mancanza di attenzione e rispetto nei confronti della società e dei suoi beni materiali, dovuta anche a un deficit educativo e al non essere intervenuti quando ancora si poteva, e si doveva, recuperare il loro disagio. La violenza dei gruppi o branchi sta creando allarme in diverse città del territorio.

A Torino sono stati identificati gli autori delle devastazioni, saccheggi e furti avvenuti a ottobre, in occasione di una manifestazione contro le restrizioni anti-contagio organizzata dai commercianti nel centro cittadino. Trentasette persone, tra cui molti giovani, sono state fermate a conclusione dell’indagine “criminalpage”. Per tutti il giudice ha adottato misure cautelari e restrittive di diversa natura.

L’attività investigativa della Squadra mobile e della Digos, fatta anche attraverso la collaborazione della Polizia postale e della Polizia scientifica, è stata coordinata dalla Procura del tribunale e dal Tribunale dei minorenni.
Gli investigatori hanno ricostruito attraverso i video delle telecamere di videosorveglianza, dei privati e quelli recuperati dai social, tutti i passaggi e le azioni dei responsabili dei disordini. La sera della manifestazione fu ingaggiata una vera e propria guerriglia urbana, durante la quale si erano verificati scontri con le forze dell’ordine. Dieci operatori erano rimasti feriti e oltre 40 esercizi commerciali subirono danni e furti all’interno.

L’indagine ha dimostrato la premeditazione delle condotte degli indagati che si erano ritrovati quella sera, alla medesima ora e nello stesso luogo, attraverso un “passaparola” sui social. Nella giornata successiva ai fatti, gli investigatori avevano individuato la presenza di una pagina su Instagram creata per promuovere, pianificare, ed enfatizzare le iniziative criminali.
La meticolosa analisi di tutti i filmati acquisiti e lo sviluppo dei dati di traffico telefonico delle utenze di ogni singola persona coinvolta, insieme agli accertamenti effettuati sui vari profili social, abbigliamento, calzature indossate quella sera e poi postate in seguito nelle cosiddette “Storie”, hanno permesso agli investigatori di raccogliere tutte le informazioni necessarie all’identificazione degli autori della devastazione.

Nell’operazione sono stati impiegati oltre 200 poliziotti provenienti dalla questura di Torino, dalle Squadre mobili del Piemonte e della Valle d’Aosta, ai quali si sono uniti gli equipaggi dei Reparti prevenzione crimine “Piemonte” e “Liguria”.

Molti ragazzi non pensano alle conseguenze delle loro azioni e spesso nemmeno sanno che stanno commettendo un reato.
Quando si parla di reati a carico di giovani o giovanissimi, comunque, non si può non pensare a quali e quante eventuali responsabilità abbiano i genitori degli stessi. 

Il vice Direttore Ugo Vandelli – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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