Teatro Bonci – Piazza Guidazzi – Cesena / 4 novembre giovedì ore 21.00

Il viaggio di G. Mastorna

Opera fantastica in tredici quadri

musica e libretto di Matteo D’Amico
tratto dalla sceneggiatura originale di Federico Fellini,
Dino Buzzati, Bernardino Zapponi e Brunello Rondi
edizione a cura di Ermanno Cavazzoni
regia e voce recitante Valter Malosti

Luca Grassi, baritono
Yuliya Tkachenko, soprano
Vittoria Magnarello, soprano; Eleonora Lué, mezzo soprano;
Aslan Halil Ufuk, tenore; Ken Watanabe, basso-baritono
Marco Manchisi e Matteo Baiardi, attori; Barbara Martinini danzatrice
Orchestra Arcangelo Corelli; Jacopo Rivani, direttore

Davide Amadei scene e costumi; Cesare Accetta light designer; Sergio Metalli visual designer

studio in forma semiscenica
nuovo allestimento Teatro Galli di Rimini, coproduzione Teatro Alighieri di Ravenna

durata 1 ora e 30 minuti

Valter Malosti è Federico Fellini
nella nuova opera di Matteo D’Amico
ispirata al viaggio di Mastorna

Il viaggio di G. Mastorna, la nuova opera lirica del compositore Matteo D’Amico tratta dalla sceneggiatura di Federico Fellini per il film non realizzato più famoso della storia del cinema, dopo il recente debutto al Teatro Galli di Rimini, arriva giovedì 4 novembre (ore 21.00) al Bonci di Cesena, per una tappa della stagione lirica del Teatro Alighieri di Ravenna. Lo spettacolo è diretto da Valter Malosti, anche in scena nei panni del grande regista riminese.

Vero oggetto di culto per cinefili, la sceneggiatura, da cui Fellini avrebbe continuato ad attingere per altre pellicole – da Satyricon a Roma, da Amarcord a Casanova, fino a La voce della luna – è firmata da lui, Dino Buzzati, Bernardino Zapponi e Brunello Rondi e recentemente è stata ripubblicata dallo scrittore Ermanno Cavazzoni (Quodlibet, 2008). La trascrizione è il punto di partenza della produzione, nata da un’idea di Cinzia Salvioli e Valerio Tura, un’opera fantastica in cui il teatro musicale incontra il cinema: il baritono Luca Grassi è Giuseppe Mastorna, violoncellista dirottato da una tempesta di neve attraverso bizzarre, oniriche avventure che assumono i connotati di un viaggio nell’Aldilà (un sogno angoscioso o il risultato del precipitare dell’aereo su cui il protagonista sta viaggiando?) fra personaggi indimenticabili. Un itinerario dalla visionarietà quasi dantesca, permeato dall’inconfondibile gusto felliniano per gli accostamenti chiaroscurali fra momenti poetici e grotteschi, figure tragiche e macchiettistiche, lacrime e sorrisi.

Ai cantanti – oltre a Grassi, i soprani Yulia Tkachenko e Vittoria Magnarello, il mezzosoprano Eleonora Lué, il tenore Aslan Halil Ufuk e il basso Ken Watanabe – si affiancano due attori, Marco Manchisi e Matteo Baiardi, e la danzatrice Barbara Martinini. In buca, l’Orchestra Arcangelo Corelli diretta da Jacopo Rivani.
Perché fare di una sceneggiatura per il cinema uno spettacolo di teatro musicale? Se è vero che Fellini non accettò mai la regia di un’opera, il suo legame profondo con la musica è evidente tanto nel sodalizio con Nino Rota quanto nel ruolo che la musica riveste nel suo immaginario. E nel caso de Il viaggio di G. Mastorna il protagonista è proprio un musicista. Il tragitto fantastico che intraprende acquisisce attraverso la musica spessore e dinamismo interno.
Regista e compositore hanno deciso di mantenere intatti, nonostante le inevitabili omissioni e i necessari rimescolamenti, il linguaggio e le immagini del testo originario, inserendo però sulla scena la figura di Fellini, quale nume tutelare di quest’omaggio o Virgilio incaricato di guidare gli spettatori attraverso le vicende.

«Per Fellini Mastorna è come un relitto di una nave affondata che dagli abissi continua a mandare la sua radioattività – riflette Valter Malosti – e questa affermazione poetica e visionaria mi ha dato l’indicazione per muovermi in questo affascinante oggetto che è la sceneggiatura di Mastorna. Così i protagonisti emergono dal buio fitto, come reperti di un sogno. Come se il pubblico si immergesse nel grande mare che nasconde il famoso relitto-Mastorna e insieme tutte le visioni che Fellini ha sognato per questo film impossibile. Nella drammaturgia che ho costruito insieme al compositore, il medium è proprio lui, Federico, con le meravigliose parole della sceneggiatura che sono anche un racconto in prima persona, in cui il tempo della vita e della morte diventa l’equivalente di un set cinematografico».

«Le situazioni sempre mutevoli della storia – spiega il compositore Matteo D’Amico – hanno ispirato una musica dinamica, proteiforme, instabile, che avvolge tutto nel suo fluire incessante. I personaggi sono colti e fissati nel loro breve presentarsi, per poi rapidamente dileguarsi. Altrettanto mercuriale è il carattere della scrittura strumentale, che si avvale di un’orchestra da camera di diciotto elementi, sfruttandone appieno sia le capacità d’insieme che le infinite sfaccettature cameristiche e solistiche. La protagonista femminile è la figura della Hostess, una sorta di Beatrice di dantesca memoria, che sostiene Mastorna, comparendo sotto spoglie diverse. Tutti gli altri personaggi sono interpretati da un soprano, un mezzosoprano, un tenore e un basso che fungono all’occorrenza da piccolo coro madrigalistico, quartetto di voci per cui ho musicato alcune terzine dell’Inferno dantesco, come specchi poetici dell’azione in scena».

Informazioni
Teatro Bonci, Piazza Guidazzi – Cesena
Biglietteria da lunedì a sabato dalle 10.00 alle 14.00; nei giorni di rappresentazione aperta anche dalle ore 17.00 alle 19.00, poi dalle ore 20.00 fino ad inizio spettacolo. Le domeniche di rappresentazione diurna aperta dalle ore 14.30.
[email protected] | cesena.emiliaromagnateatro.com | www.vivaticket.it
Biglietti da 26 a 5 euro.
Agli spettatori under 30 è dedicata una promozione speciale: possono richiedere due biglietti omaggio a testa, fino a esaurimento posti disponibili, presso le biglietterie del Teatro Alighieri e del Teatro Bonci o via email includendo copia di documento d’identità ([email protected] / [email protected]).
Per lo spettacolo è disponibile servizio navetta da Ravenna a Cesena e ritorno (info e prenotazioni: 0544 249244).

Dal 6 agosto, in base all’art. 3 DL n.105 23/07/2021, per accedere ai luoghi di spettacolo, oltre all’obbligo di indossare la mascherina, è necessario avere il Green Pass. All’ingresso il personale di sala incaricato chiederà di mostrare il QR code digitale o cartaceo. Per i minori di 12 anni non è previsto l’obbligo del Green Pass.

Debora Pietrobono
Responsabile Ufficio stampa ERT / Teatro Nazionale

Emanuela Dallagiovanna
Ufficio Stampa Teatro Bonci
  

www.emiliaromagnateatro.com

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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