Il pilota del volo MH370, scomparso sull’Oceano Indiano l’8 marzo 2014 con 239 persone a bordo, “ha deliberatamente eluso i radar” e ha fatto precipitare l’aereo in una missione suicida che aveva da tempo pianificato. A sostenerlo è il team di inquirenti al lavoro sul mistero del Boeing 777 della Malaysia Airlines, i cui rottami sono stati invano cercati anche nelle profondità oceaniche.

Già nel 2016 dalle indagini era emersa l’ipotesi di un omicidio-suicidio di massa premeditato dal pilota. Un documento aveva rivelato infatti che il capitano, Ahmad Zaharie, un mese prima dell’incidente, aveva effettuato con un simulatore alcuni voli, tra cui uno con una rotta simile a quella che si ritiene abbia seguito il volo scomparso.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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