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L’Uefa unita alla Premiere League sono sul piede di guerra contro i dodici club Europei che hanno deciso di aderire alla nuova Superlega Europea. Queste squadre  che hanno tenuto diviso tanti tifosi a partire dall’ultima guerra, si separerebbero dalle attuali competizioni della Uefa scatenando una rivoluzione calcistica epocale. Ci sono anche tre squadre Italiane nella lista delle partecipanti e il progetto sembra destinato a concretizzarsi con il sostegno di una banca americana più nebulosa che mai.

Le sei squadre che parteciperanno sono: Arsenal, Chelsea, Liverpool, Manchester City, Manchester United e Tottenham fanno parte del gruppo. Inoltre sono coinvolti anche Atletico Madrid, Barcellona e Real Madrid della Liga, Milan, Inter e Juventus di Serie A.

Ma sul nuovo progetto che allontanerebbe di fatto tanti support, la Uefa ha detto che utilizzerà “tutte le misure possibili per fermare questo cinico eventuale torneo”. Le figure di spicco dell’organo di Governo del calcio europeo sono furiose per la proposta, pochi minuti fa è stata ampiamente bocciata da Gianni Infantino. Nessuno dei club coinvolti ha ancora commentato, ma si pensa che una dichiarazione sarà probabilmente rilasciata a breve da uno dei precursori Andrea Agnelli, sostenuto da Andrea Pirlo oltre che da tutto il cda.

La Uefa sperava, invece di anticipare i piani con una nuova Champions League a 36 squadre che verrà confermata dal 19 al 21 Aprile 2021. Oggi l’organo di governo europeo ha rilasciato una dichiarazione congiunta insieme alla Federcalcio inglese, alla Premier League, alla Federcalcio spagnola (RFEF), alla Liga, alla Federcalcio italiana (FIGC) e alla Serie A. Hanno confermato a spada tratta che “rimarranno uniti” nel tentativo di fermare la fuga degli spericolati, ricorrendo se necessario a misure sia giudiziarie che sportive, ma anche attraverso leggi parlamentari.

Hanno anche ribadito la posizione della Fifa secondo cui i giocatori che prendono parte alla Super League sarebbero banditi da tutte le altre competizioni a livello Nazionale, Europeo o Mondiale e potrebbero essere impediti di rappresentare le loro squadre nazionali. In una dichiarazione separata la Premier League ha dichiarato di condannare la proposta in quanto “attacca i principi della competizione aperta e del merito sportivo che sono al centro” del calcio nazionale ed europeo.

Sulla Superlega, il governo britannico ha criticato i piani con il segretario alla Cultura Oliver Dowden che ha dichiarato in una dichiarazione “siamo preoccupati che questo piano possa creare un negozio chiuso al vertice del nostro gioco nazionale”. Ha aggiunto: “Abbiamo una piramide calcistica in cui i fondi della Premier League di successo mondiale fluiscono lungo i campionati e nelle comunità locali. “Sarei amaramente deluso nel vedere qualsiasi azione che distrugga tutto ciò.” Gli fanno eco sia Mario Draghi che Emmanuel Macron che dopo essersi chiamati in forma privata, hanno testimoniato poi successivamente il loro netto disappunto a tale progetto. In disaccordo anche la Cancelliera Angela Merkel che delinea il calcio come punto di riferimento delle città e di tanti ragazzi che sono sempre stati abituati a giocare nei piazzali, nei parchi e nei campi regolamentari.

La FA ha poi spiegato che “non fornirà il permesso a nessuna competizione che potrebbe danneggiare il calcio inglese” e “intraprenderà qualsiasi azione legale e normativa necessaria per fermarla prima del suo nascere”. Le squadre della Bundesliga sono contrarie ai piani perché il modello tedesco significa che gli investitori commerciali non possono avere più del 49 percento di partecipazione nei club quindi gli investitori detengono la maggioranza dei propri diritti di voto. Resta inteso che la squadra francese della Ligue 1 Paris St-Germain non fa parte del gruppo.

La Uefa ha detto di aver ringraziato “quei club di altri paesi in particolare i club francese e tedesco, che hanno rifiutato di iscriversi” al campionato separatista. “Chiediamo a tutti gli amanti del calcio, tifosi e politici, di unirsi a noi nella lotta contro un progetto del genere se dovesse essere annunciato” hanno aggiunto. “Questo persistente interesse personale di pochi è andato avanti per troppo tempo. “Non è chiaro quando inizierà la Super League europea”.

Tuttavia, l’organo di governo mondiale Fifa ha già detto che non riconoscerà una competizione del genere e che a tutti i giocatori coinvolti verrà negata la possibilità di giocare a una Coppa del Mondo. La Serie A ha convocato una riunione di emergenza del consiglio per discutere la questione. La Football Supporters ‘Association ha detto di essere “totalmente contraria” ai piani, che a suo avviso erano “motivati ​​da nient’altro che cinica avidità”. Hanno aggiunto: “Questa competizione è stata creata alle nostre spalle da proprietari di club miliardari che non hanno alcun rispetto per le tradizioni del gioco e continuano a trattare il calcio come il loro feudo personale”.

L’ex capitano del Manchester United Gary Neville si è detto “assolutamente disgustato” dai piani. “Sono un tifoso del Manchester United e lo sono da 40 anni” ha detto a Sky Sports Neville, che è anche co-proprietario del Salford City, club della League Two. “È una vergogna assoluta. “Onestamente, dobbiamo riprendere il potere in questo paese dai club in cima a questo campionato e questo include il mio club”.

L’aspetto più controverso delle proposte riguarda l’assegnazione dei quattro posti aggiuntivi, con due riservati ai club classificati più in alto nella classifica del coefficiente Uefa che non riescono a qualificarsi per la Champions League attraverso la loro competizione nazionale, ma si assicurano una sorta di Calcio europeo per avere ulteriori proventi a discapito di società in rosso che potrebbero non ricevere più un paracadute salva debiti.

Insomma, questa Superlega caduta sopra il sistema calcio mondiale come una bomba a orologeria, è entrata nel girone dell’inferno dantesco. E’ la partita aperta è fra Guelfi e Ghibellini con l’auspicio che i 12 club siano collocati in esilio.

Il vice Direttore Ugo Vandelli – Foto Marco Iorio

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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