I presidenti Florentino Perez, Joan Laporta e Andrea Agnelli non hanno per la verità mai abbandonato l’idea della nuova competizione e si sono visti durante agosto, proseguendo poi con contatti che dovrebbero sfociare in nuovi vertici nell’anno appena iniziato per tornare all’attacco e andare contro agli stessi tifosi che già si sono espressi con un no secco.

La Superlega dunque è tutt’altro che sepolta nel deserto del Qatar. È quanto sostiene anche il Financial Times, che ha analizzato il progetto che ha letteralmente spaccato il mondo del calcio e che potrebbe rialzare la testa proprio nel 2022. Real Madrid, Barcellona e Juventus – le società superstiti del consorzio, che non hanno fatto assolutamente marcia indietro dopo le “minacce” dell’Uefa – sarebbero infatti pronte a rilanciare il loro progetto.

L’idea di Juve, Real e Barcellona
L’idea è quella di ripensare la manifestazione dal punto di vista legale e organizzativo per aumentare i loro proventi economici attraverso gli sponsor, ma anche con la convinzione che dopo la fine del covid, aumenterebbero gli abbonati e diritti televisivi nonchè i gadget.

Il primo per evitare azioni da parte degli organismi che sovraintendono al calcio e il secondo per rendere il torneo più appetibile per i tifosi, che ad aprile erano scesi con forza in campo contro un torneo che – secondo loro – avrebbe tolto forza e fascino alle competizioni nazionali. Una presa di posizione che aveva innanzitutto provocato la retromarcia dei club inglesi (Arsenal, Chelsea, Liverpool, Manchester City, Manchester United e Tottenham), poi imitati da Atletico Madrid, Inter e Milan. Una scelta che li aveva fatti riammettere nell’Eca, l’organizzazione che raccoglie le società calcistiche europee.

Adesso, torna a farsi larga la strada che i tra fondatori della Superlega, potrebbero tagliare a loro modo di vedere, il nastro del prossimo battesimo.

Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto Getty Image

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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