MARIO DRAGHI

Bisogna intervenire senza ulteriore ritardo su tutti i bonus edilizi – superbonus 110% come tutti gli altri da facciate a ristrutturazioni – per porre fine a “storture” e “furbizie” che hanno determinato vertiginoso aumento prezzi materie prime e, talvolta, fatture gonfiate. Lo avrebbe sollecitato in cabina di regia il premier Mario Draghi, questa mattina, sottolinendo la necessità per palazzo Chigi di un provvedimento d’urgenza anti rincari fuori mercato e frodi nel campo dei bonus edilizi.

Secondo il capo del governo, ci sono infatti tutti i requisiti di necessità e urgenza per emanare un decreto ad hoc. L’esigenza, avrebbe spiegato Draghi, è duplice: quella di evitare le storture del mercato che blocca le materie prime più richieste negli interventi di ristrutturazione e adeguamento energetico per fare aumentare i prezzi ed evitare le furbizie di coloro che hanno intascato soldi non dovuti.

Anche a tal fine palazzo Chigi si è dichiarato favorevole alla misura chiesta dall’Ance, l’Associazione nazionale dei costruttori edili, di un listino prezzi di riferimento delle materie prime per evitare che costi dei materiali indispensabili per i cantieri oggetto dei bonus edilizi e di conseguenza le relative fatture oggetto di agevolazione fiscale aumentino a dismisura e lievitino in modo anomalo. Il problema delle frodi rispetto al Superbonus è stato posto dall’Agenzia delle entrate – ieri è stato ricevuto a Palazzo Chigi il direttore dell’Agenzia, Ernesto Maria Ruffini – che stima 800 milioni di crediti inesistenti.

A cura di Renato Lolli – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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