Entrerà in vigore da oggi la riduzione della capienza degli stadi al 50% e quella dei palazzetti al 35% previste dal decreto per il contrasto alla diffusione della variante Omicron che sta giorno dopo giorno raddoppiando i contagi. Questo significa che la restrizione si applicherà già alle partite di serie A in programma all’Epifania (Milan-Roma) e il 9 gennaio (Inter-Lazio e Roma-Juve).

Dopo il via libera del Consiglio dei ministri al decreto che entrerà in vigore il 10 gennaio, c’era attesa per capire se la riduzione delle capienze avesse invece effetto immediato, visto che a inizio gennaio si disputano due turni del campionato di serie A molto attesi. Ora è arrivata la conferma che la stretta sugli impianti sportivi avrà effetto immediato.

La Roma si è subito cautelata facendo sapere di aver sospeso la vendita dei biglietti delle gare contro Juventus, Cagliari e Lecce “in attesa di ulteriori delucidazioni e conferme circa la capienza degli stadi ridotta al 50%”. Nei prossimi giorni verranno date ulteriori informazioni circa le modalità d’accesso alle prossime partite”, ha scritto il club in una nota.

Il Comitato 4.0, di cui fanno parte vari club e associazioni sportive, alla luce delle misure governative sulla riduzione (i palazzetti al 35% e gli stadi al 50%) della capienza per gli spettatori negli impianti sportivi, sottolinea che “la restrizione degli accessi gli impianti sportivi ha un riflesso negativo evidentissimo: i club, che da due anni vivono una condizione di difficoltà finanziaria gravissima per gli effetti negativi causati dalla pandemia, rischiano il tracollo, perché da un lato vedranno ridursi gli incassi da botteghino; questa situazione sarà aggravata dal fatto che gli sponsor sottoscriveranno contratti in numero inferiore e con importi ridotti; dall’altro i club vedranno aumentare le spese per le misure di salvaguardia della salute”.

Si evidenzia – scrive il Comitato 4.0 l’assurdità del mancato rifinanziamento della misura del credito di imposta sulle sponsorizzazioni. Il governo, anche in previsione, delle misure restrittive negli accessi degli spettatori, avrebbe dovuto capire l’inderogabilità del rifinanziamento della misura. Serve, a questo punto, una riflessione su questi due anni e che solleviamo con forza al Governo. Pallavolo, basket, calcio, nella pandemia – e anche ora – hanno seguitato a disputare partite, assicurando ai propri tesserati il reddito e consentendo agli italiani momenti di svago.

Mentre ciò avveniva con notevoli riflessi negativi sulle finanze dei club, finanze che vengono assicurate da imprenditori privati che lo fanno a costo di sacrifici elevatissimi, agli stessi club non solo non venivano riconosciuti i giusti ristori, ma gli stessi sono stati penalizzati rispetto ad analoghe attività produttive che, durante la pandemia, hanno chiuso le loro attività. I club sportivi hanno pagato due volte. Ora, basta! Siamo irritati e arrabbiati”.

“Ora abbiamo necessità – sottolinea la nota – del rifinanziamento della misura relativa al credito d’imposta, la diminuzione delle capienze nei palazzetti e negli stadi rende l’intervento urgentissimo ad horas; abbiamo necessità di una misura che assicuri ristori, lo diciamo senza remore perché il tracollo è davvero vicino, a fondo perduto per evidente e pesante contrazione dei ricavi e a ciò si sono sommati i costi dovuti al fatto che le attività sono state mantenute aperte; delle rateizzazione dei rimborsi fiscali e contributivi in modo che lo Stato recuperi quanto dovuto e i club possano farlo: se ciò non si verificasse, i club rischiano il fallimento e lo Stato perderà quanto a lui dovuto”.

Infine, sui tamponi e le spese sanitarie, il Comitato fa notare come “a oggi nulla ancora sia arrivato nelle casse dei club. Su questa vicenda va posto il termine fine, va avanti da mesi: si proceda mandando quanto dovuto ai club, subito! Chiediamo al presidente Draghi che il Governo ci riceva, insieme alle nostre rispettive Federazioni e alle altre discipline sportive. Lo preghiamo di prestare attenzione al lavoro solerte del sottosegretario allo Sport, Valentina Vezzali.

Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto Valerio Casadei

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui