Stando a quanto riferito da un responsabile delle indagini relative alla strage nel club gay di Orlando citato dal Washington Post, Nora Salman, la moglie del killer Omar Mateen, tentò di dissuadere il marito dal compiere l’attacco al Pulse.

Sembra che la coppia abbia sorvegliato “il locale tra il 5 e il 9 giugno”, pochi giorni prima dell’orribile strage. Secondo Fox e Cnn, la donna accompagnò il marito anche a comprare il fucile semiautomatico AR-15 con il quale l’uomo ha compiuto il massacro.

Il New York Post, citando un’intervista che l’ex moglie del killer, Sitora Yusufiy, ha rilasciato ad una tv brasiliana, sostiene poi che Omar Mateen avesse tendenze omosessuali. Nel corso delle indagini è inoltre emerso come il killer fosse un frequentatore abituale del locale Pulse.

Intanto, l’Alto Commissario Onu per i diritti umani, Zeid Ra’ad Al Hussein, ha esortato oggi gli Stati Uniti ad adottare serie misure per il controllo delle armi, chiedendo agli Usa di rispettare l’obbligo di proteggere i propri cittadini da “attacchi violenti spaventosamente banali ma prevenibili e che risultano direttamente da un insufficiente controllo delle armi”

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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