FABRIZIO CURCIO PROTEZIONE CIVILE, MARIA STELLA GELMINI, FRANCESCO PAOLO FIGLIUOLO GENERALE COMMISSARIO STRAORDINARIO EMERGENZA COVID

Il sud Italia brucia ancora. Il fuoco sta assediando soprattutto la Sicilia e la Calabria dove vasti incendi stanno continuando a divorare le aree boschive. E con le temperature record di questi giorni rimane massima l’allerta in tutta la Penisola, dove sono in arrivo anche tre canadair francesi attraverso il meccanismo di Protezione civile europeo.

Curcio in Calabria –  Il capo della Protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio, ha presieduto a Reggio Calabria una riunione del Centro coordinamento soccorsi dedicata all’emergenza incendi.  “Non sono venuto qui per esprimere giudizi su nessuno – ha detto Curcio parlando con i giornalisti a conclusione della riunione – ma per portare un supporto operativo ed esprimere la vicinanza del presidenza del Consiglio dei ministri, e del presidente del Mario Draghi in particolare, ad un’area colpita anche con vittime e ragionare con il territorio su come uscire da questo momento difficile”.  “Nel corso della riunione che abbiamo tenuto – ha aggiunto il capo della Protezione civile – è stato fatto il punto della situazione. Va detto che stiamo registrando un certo miglioramento della situazione degli incendi, anche se il dato va preso con estrema cautela. Abbiamo cercato di gestire al meglio questa fase operativa e possiamo dire che in Calabria tutte le richieste di intervento sono risultate gestibili e coperte. Per il momento è stato dichiarato lo stato di mobilitazione nazionale.

Decisione che consente di utilizzare anche forze da fuori regione e che dĂ  la possibilitĂ  ai sindaci di lavorare sulle somme urgenze”.  “Il mandato che ho ricevuto dal governo – ha detto ancora Curcio – è quello di ascoltare il territorio. DopodichĂ© ci sarĂ  una valutazione anche dal punto di vista tecnico piĂą complessiva. La Calabria è molto colpita, ma anche altre regioni, come la Sicilia e la Sardegna sono altrettanto ferite. C’è una campagna antincendi che è tutt’altro che finita e c’è ancora da andare avanti. Per quanto riguarda, in particolare, la Calabria, abbiamo stimato, grazie alle immagini satellitari, che 11 mila ettari di aree sono state colpite da fuoco”.

Spente fiamme in Salento, distrutti 45 ettari Sono durate quasi dieci ore le operazioni di spegnimento del vasto incendio divampato nel tardo pomeriggio di ieri sulla litoranea adriatica che collega Porto Badisco a Santa Cesarea Terme, nel basso Salento. Solo intorno alle due della scorsa notte le fiamme sono state classificate come “sotto controllo”.

Sono 45, secondo una prima stima, gli ettari di bassa macchia mediterranea divorati dal fuoco. I Vigili del Fuoco hanno impedito che le fiamme, alimentate dal forte vento di tramontana, raggiungessero le abitazioni prossime all’area boscata e due strutture ricettive.

Dalle prime ore del mattino Vigili del Fuoco e squadre dell’Arif stanno procedendo alla bonifica dell’intera area. A breve è atteso l’arrivo di un canadair per spegnere i focolai ancora attivi.

Per consentire i lanci di acqua sarĂ  momentaneamente chiusa al transito veicolare la strada che collega Porto Badisco a Santa Cesarea. Sul posto personale della Polizia di Stato, Carabinieri e Polizia locale.

Fermati due presunti piromani vicino Caserta – Su segnalazione di alcuni volontari del Wwf, i carabinieri forestali hanno individuato e fermato due soggetti intenti ad appiccare un incendio sul monte Tifata, vicino Caserta. Dopo la segnalazione al numero 1515, in zona è arrivato un elicottero dell’arma il cui intervento è stato decisivo per coordinare le squadre a terra e per giungere al fermo dei due soggetti.

Il Wwf Italia – si legge nella nota dell’associazione – continuerĂ  a sostenere l’importante azione delle forze di polizia, dei Vigili del Fuoco e di tutte le autoritĂ  che sono impegnate nella lotta contro i criminali che stanno distruggendo il nostro patrimonio piĂą importante.

Questo episodio – si sottolinea – è la prova di quanto sia importante il ruolo delle associazioni di protezione ambientale e di volontari come le guardie Wwf che grazie ai corsi di formazione offerti dall’associazione sono capaci di operare con efficacia sul territorio, a supporto degli organi dello stato, per contrastare le illegalitĂ .

In Sicilia Nella notte tra mercoledì e giovedì nuovi roghi sono divampati in provincia di Palermo.

Ad essere colpite, ancora una volta, le montagne delle Madonie. Le fiamme hanno interessato le zone di Polizzi Generosa, Castellana Sicula e Geraci. Ieri mattina era tornata a bruciare anche la zona delle Petralie, devastata nei giorni scorsi da decine di incendi che hanno distrutto ettari ed ettari di bosco e macchia mediterranea.

Vigili del fuoco, forestali e operatori della protezione civile hanno cercato di proteggere aziende e abitazioni”. A Linguaglossa, in provincia di Catania, un’area boschiva a ridosso del parco dell’Etna è stata divorata dal fuoco.

L’incendio ha distrutto anche alcuni vigneti e casolari di agricoltori. Intanto a Pergusa, in provincia di Enna, le fiamme hanno raggiunto la riserva naturale. Almeno sei i punti dai quali il fuoco si è sviluppato avvolgendo tutta la conca pergusina. Il bagliore dell’incendio era visibile nella notte anche da Enna.

A cura di Stefano Severini – Foto Imagoeconomica 

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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