In casa Atalanta i tifosi stanno vivendo l’estate più travagliata di sempre, contraddistinta da un forte senso di incertezza.
Non per quel che è stato, ma per il domani che proverbialmente parlando non lascia certezza, specie se il passato si cambia radicalmente come sta facendo la squadra neroazzurra.
La Dea è arrivata in Europa League, disputando una stagione fantastica, da sogno.
Ora però tale sogno sta diventando sempre più incubo, visto il repentino e inaspettato smantellamento della squadra.
Qui si ribalta il noto modo di dire squadra che vince non si cambia, poichè quasi tutti i big hanno cambiato aria.
Kessiè è andato al Milan insieme a Conti, Caldara se non questa stagione, partirà la prossima, Papu Gomez è tentato da allettanti offerte, specie provenienti dall’Inter, e ci sta seriamente pensando e anche Spinazzola è entrato nei radar di diverse big.
Tutti i più forti, insomma sono o partiti o insicuri di restare, e se questo da un lato non deve sorprendere, in quanto la politica della società è sempre stata questa, ossia quella di vendere i giovani “svezzati” in una o due stagioni alle grandi, stavolta è diverso.
Stavolta c’è l’Europa in mezzo, un piacevole imprevisto meritatamente conquistato sul campo.
Chissà però quanto duraturo, visto che l’ossatura di coloro che l’hanno conquistata è stata in buona parte smantellata.
Almeno l’allenatore, colui al quale vanno grandissimi meriti pper l’impresa, è rimasto lo stesso, anche perchè se così non fosse stato, sarebbe partita la rivolta.
Solo il tempo dirà se il presidente Percassi si pentirà della vendita dei suoi gioiellini, o avrà, ancora unna volta ragione.
A cura di Giacomo Biondi