Ci si aspettava ben altro dall’Italia che esce dal Bernabeu con sulle spalle un 3-0 pesantissimo, nel punteggio ma soprattutto per la differenza che si è vista in campo, con Isco e compagni che hanno dato una lezione di calcio di cui sarà opportuno fare tesoro in fretta.

Troppo spregiudicata la formazione mandata in campo dal CT Ventura? Con il senno del poi, certamente sì, ma chi pensava che così tanti, incensatissimi azzurri, disputassero una prova tanto mediocre da non sembrare vera? E poi bisognava vincere a tutti i costi ed a cosa sarebbe servito puntare su di una formazione abbottonata?

All’Italia non è riuscito il colpaccio e dovrà quindi perseguire la via dei play off per andare al Mondiale di Russia, sin dal prossimo ravvicinato confronto contro Israele; certo bisognerà metterci quel carattere, quella tecnica e la forza fisica che gli azzurri non hanno portato con sé in Spagna.

Chi salvare infine dallo sprofondo del Bernabeu? Ho provato a mettere giù le pagelle degli azzurri, pur se solitamente lascio altri sbizzarrirsi con i voti, rincarando probabilmente la dose, ma senza tralasciare il nulla o poco più e la delusione per una Nazionale senz’anima.

Buffon – 5 – Da Cardiff a Madrid non cambia niente, gli tirano da fuori e prende gol. Chissà, magari è colpa         del VAR che ultimamente gli ha fatto credere di giocare a pallanuoto.

Darmian – 6,5 – A mio modesto parere il migliore degli azzurri pur senza fare cose speciali; però al confronto di certi compagni sembra da Pallone d’Oro.

Bonucci – 4,5 – Brutta prestazione e troppi errori di posizione e sui rilanci; non c’era Allegri, ma anche per lui sembra ancora Cardiff.

Barzagli – 5,5 – Poche colpe, ma anche pochi meriti; spesso non sa chi contrastare e chi prendere tra coloro che arrivano da tutte le parti.

Spinazzola – 5 – Forse sbaglia Ventura a dargli fiducia, ma questo Spinazzola non vale la Juve e neppure … l’Atalanta. Magari ha solo sbagliato “stazione”, certo che se questo era il treno da prendere, sicuramente non viaggerà in prima classe.

Candreva – 5,5 – Ci prova, insieme a Darmian, anche se manca di precisione, a creare gli unici problemi agli spagnoli; non riesce ad aiutare il centrocampo, ma dei due esterni d’attacco è certamente il meno peggio. – Bernardeschi – 5 – Prima di entrare si bagna i capelli come fosse al Billionaire invece che al Bernabeu. E’ davvero uno da 40 milioni?

Verratti – 4 – Presuntuoso ed impalpabile; si faccia regalare il video della partita e si guardi 1.000 volte la prestazione di Iniesta, così magari impara qualcosa.

Belotti – 5,5 – L’unico a tirare in porta ed a mettere paura a De Gea, anche se non sempre preciso. Esce stravolto, ma continuo a pensare che un compagno d’attacco gli toglie spazio, forza e pericolosità. – Eder – ng – Entra al posto del Gallo, ma che poteva fare?

De Rossi – 5,5 – Cerca di dare ordine e ci mette anche i muscoli, ma non è un regista e le “primavere” si fanno sentire, anche se deve praticamente fronteggiare da solo il centrocampo spaziale delle Furie Rosse.

Immobile – 4,5 – Corre tanto ma sempre a vuoto e spesso è più un intralcio che un aiuto per chi gli gioca al fianco. – Gabbiadini – ng – Al posto di Immobile per il gettone di presenza.

Insigne – 4 – Sembra rimasto a Napoli e tornato quel giocatore che si aspetta ma non “diventa” mai; lui e Verratti contro Isco ed Asensio fanno la stessa figura di una bicicletta in gara contro un moto GP.

 

Ventura – 5 – Da come si agita in panchina, si direbbe che in pochi rispettino compiti e direttive ricevuti; probabilmente una formazione così spregiudicata era il solo modo per provare a vincere (bisognava farlo a tutti i costi per passare il turno direttamente), ma perché Spinazzola e perché nel secondo tempo non ha equilibrato la squadra?

Il direttore Maurizio Vigliani

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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