“Penso che di una coraggiosa riforma del Servizio sanitario nazionale ci sia profondamente bisogno, per superare limiti e difficoltà della sanità italiana, che ha comunque superato in maniera positiva l’emergenza covid”.

Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, in audizione in commissione Igiene e Sanità del Senato, parlando del Recovery Fund. “La pandemia ha evidenziato problemi strutturali che vanno affrontati”, ha aggiunto. “Questo è il momento opportuno per mettere mano a queste criticità”.

“Rafforzare l’assistenza domiciliare: La casa diventi il primo luogo di cura” “La parola chiave del piano di riforma deve essere prossimità, un servizio sanitario capace di essere il più possibile utile nell’immediatezza delle esigenze dei cittadini” ha detto il ministro.

“Negli anni passati – ha ricordato – è stata ridotta l’offerta ospedaliera senza rafforzare quella territoriale. Oggi dobbiamo perseguire questa idea di fondo: negli ospedali le patologie acute, nel territorio cure primarie e assistenza.

Dobbiamo costruire una sanità circolare in cui c’è sempre al centro il cittadino paziente. Devono essere le strutture a ruotare attorno al cittadino, e non il cittadino a dover rincorrere i servizi sanitari per avere le cure di cui ha bisogno”. L’obiettivo è quindi “dotare il Paese di una rete di servizi territoriali, interconnessi e multidisciplinari”. In questo contesto il modello da rafforzare è prioritariamente “il rafforzamento dell’assistenza domiciliare, cioè l’obiettivo della casa come primo luogo di cura”.

A cura di Elena Giulianelli – Foto Ansa

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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