Non uscite troppo bene dagli ultimi stress test, il punteggio massimo in termini di Cet1 2020 è stato raggiunto dal Banco Santander con un 9,2%, per le banche spagnole potrebbero essere in arrivo nuove indicazioni negative.

Oggi la sezione dei contenziosi amministrativi della Corte suprema deciderà chi, tra i cittadini e gli istituti di credito, è tenuto al pagamento della controversa tassa sui mutui. La questione non è di poco conto, visto che, secondo le stime dell’esecutivo, gli istituti del Paese potrebbero dover fronteggiare un conto miliardario.

Tutti in attesa del pronunciamento
La decisione è in sospeso dal 19 ottobre scorso, da quando il magistrato Luis Díez-Picazo ha deciso di rivedere il criterio secondo il quale debba essere la banca, e non il cliente, a pagare l’imposta.

Nel caso in cui i 31 giudici della sezione preposta dovessero decidere di confermare che l’imposta di bollo è appannaggio degli istituti di credito, dovranno inoltre specificare se la misura dovrà essere o meno retroattiva e, nel caso, l’entità del provvedimento.

Oneri fino a 5 miliardi di euro
Il ministro del bilancio Maria Jesus Montero ha già chiarito che i fondi non arriveranno dalle casse pubbliche e che, stando alle stime interne basate su un arco di tempo di quattro anni, il conto per gli istituti di credito potrebbe attestarsi a 5 miliardi di euro.

La camera di Consiglio che deve decidere sull’intricata vicenda ha avviato l’esame della questione ieri alle 10 e, al momento, la decisione non è stata ancora presa.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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