Arriva una conferma dell’outlook negativo da parte di S&P, che ha ribadito il rating BBB, ancora a due livelli di distanza dalla temuta soglia dell’area del “Non investment Grade”, definita più comunemente “junk” o area speculativa. Se ciò fosse accaduto, avrebbero potuto ulteriormente ridursi gli acquisti da parte degli investitori per via del livello estremamente elevato di rischio. Ad essere colpiti maggiormente sarebbero potuti essere soprattutto i fondi pensione, le assicurazioni e le casse previdenziali, ovvero tutte quelle componenti che necessitano il raggiungimento di requisiti minimi per quanto riguarda il merito di credito.

“L’inversione delle riforme e la volatile domanda esterna hanno spinto l’economia italiana alla recessione. Il debito pubblico è in aumento; il debito privato sta diminuendo. Stiamo confermando il rating sul debito sovrano dell’Italia a “BBB/ A-2” con outlook negativo “, ha annunciato poco fa S&P.

“Potremmo rivedere l’outlook da negativo a stabile se vedessimo l’economia italiana migliorare, e registrare risultati fiscali più solidi di quanto attualmente previsto”, ha comunicato l’agenzia di rating al momento della pubblicazione dei dati.

A cura di Renato Lolli – Foto Getty Images

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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