Nella Costituzione apostolica sulla vita contemplativa femminile, Papa Francesco ha parlato anche dei social network, “strumenti utili per la formazione e la comunicazione”, ma da usare con “un prudente discernimento” perché questi mezzi non siano occasione di “dissipazione o di evasione dalla vita fraterna, danno alla vocazione o ostacolo alla contemplazione” per le suore.

“A tutti i giovani chiedo, ora, di non perdere la speranza – ha poi aggiunto il Pontefice rivolgendosi ai ragazzi – di non farsi rubare il futuro, che è nelle loro mani. Rimanete nel Signore e amatevi come Dio vi ama, siate costruttori di ponti per spezzare la logica della divisione, del rifiuto, della paura gli uni degli altri, mettetevi al servizio dei poveri, affrontate con coraggio la vita, che è dono di Dio. Volate alto, come l’aquila simbolo del paese di origine di Madre Teresa!”.

Papa Francesco ha scritto queste esortazioni nella prefazione al libro “Amiamo chi non è amato”, in uscita il 29 luglio, che raccoglie testi inediti di Madre Teresa di Calcutta. “C’è un’espressione di Madre Teresa che vorrei facesse da sfondo alla mia riflessione: ‘Noi non siamo una Ong. Le Ong lavorano per un progetto; noi lavoriamo per Qualcuno’. Perciò, anch’io ripeto spesso che la Chiesa non è una Ong, perché lavora per Cristo e per i poveri nei quali vive Cristo”, ha scritto Bergoglio.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui