La Gran Bretagna è un’eccellenza mondiale nell’epidemiologia. Il suo programma è un modello a cui l’Unione europea deve guardare con grande attenzione. Nel nostro Paese c’è la necessità di istituire un tavolo tecnico per la sorveglianza viro-immunologica delle infezioni emergenti. Dobbiamo fornire un approccio uniforme per individuare velocemente le mutazioni, confrontare i risultati e valutare la pericolosità”. Lo afferma il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri in un’intervista al quotidiano la Repubblica.

“Per questo tipo di virus è del tutto normale che possano insorgere mutazioni. Bisogna monitorarle e scovarle il più rapidamente possibile, ma la vera corsa contro il tempo è quella legata al vaccino. La buona notizia è che su tutte le varianti fin qui scoperte i vaccini approvati risultano efficaci – sottolinea – Se riusciremo a raggiungere in un tempo contenuto una soddisfacente protezione diretta e indiretta attraverso il vaccino, impediremo che si possano generare e diffondere nuove mutazioni potenzialmente più letali o più resistenti alla vaccinazione”.

“Non è una partita a scacchi – spiega Sileri – abbiamo dovuto difenderci da un’epidemia di cui all’inizio sapevamo poco o niente. La ricerca ha consentito l’avverarsi di un piccolo miracolo con la messa a punto di vaccini efficaci e sicuri. Il monitoraggio costante e la disponibilità del maggior numero di persone possibile a proteggersi consentiranno verosimilmente di venire a capo di questa emergenza nel giro di qualche mese” conclude il viceministro della Salute.

A cura di Elena Mambelli – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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